«Papà era un uomo che vive da solo con tre figlie e si può immaginare in che stato abbia trovato la casa Raffaella quando venne a vivere da noi. Io ero la più piccola e per tutte noi fu come una mamma…», così Barbara Boncompagni, figlia di Gianni, in un’intervista al “Corriere della Sera”, ricordando Raffaella Carrà, la regina della tv scomparsa il 5 luglio.
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Barbara Boncompagni: «Ecco com’era Raffaella Carrà lontano dai riflettori»
«Non ha avuto figli perché, quando era molto giovane, diceva che un figlio non si può mettere in valigia e portarlo con te in giro per le piazze, non ha senso… Quando poi, intorno ai 40 anni, si sentiva più matura e pronta ad accettare la maternità, la natura le disse: no, carina, non decidi tu, decido io… E Raffaella ha accettato questa condizione, non si è imbarcata in un accanimento terapeutico… ha lasciato che il destino decidesse per lei… Però era molto contenta del fatto che io avessi figli e, quando andavo a cena da lei, oppure nella sua casa all’Argentario, si raccomandava sempre, dicendomi: porta i tuoi gioielli!», ha raccontato al “Corriere della sera” Barbara Boncompagni. Una donna «assai riservata» e a casa «non proprio una casalinga» Raffaella Carrà: «Mi meravigliò una volta quando, tornata dalle Filippine, mi raccontò con grande sorpresa che a Manila aveva visto dei centri commerciali grandissimi, con tanti negozi… Allora io, ridendo, le risposi: Raffa, i centri commerciali ci sono anche qui in Italia! E lei: ah sì? Ma io non ci vado! Però, poi, siccome papà adorava andare a Ikea, lo accontentò e tutte le volte che lui decideva di andare, lo seguiva», ha confidato la figlia del conduttore tv e radiofonico.
«Mi viene a mancare un amore materno, un pilastro di vita. Sento franarmi la terra sotto i piedi»
Parlando a “La Stampa” del rapporto particolare con Raffaella Carrà, Barbara Boncompagni ha detto: «Io andavo da lei, non da mio padre. Mi viene a mancare un amore materno, un pilastro di vita. Sento franarmi la terra sotto i piedi. È un cazzottone forte allo stomaco». Della sua malattia «non si sapeva e non si sa nulla. Aveva preso la scelta di non far soffrire, il massimo della riservatezza. E’ andata via in punta di piedi come i grandi, come Ennio Morricone. Oltretutto lei detestava le celebrazioni, non era per il passato. Credeva di non smuovere l’aria così facendo, invece il dolore collettivo per questa figura luminosa ha preso il sopravvento pure su di lei», ha dichiarato la 58enne. Ne è venuto fuori un ritratto bellissimo: «Le piaceva stare al mare e giocare, era una grande appassionata di Burraco. Aveva avuto una vita da single ed essere dominata dalle carte la divertiva. E poi adorava viaggiare, le cene con pochi amici e cibo buono. Era appagata e non si è mai lamentata della vita privata, del non avere avuto figli, prima non li aveva cercati, poi non erano venuti. Ne aveva adottati a distanza e voleva un gran bene ai nipoti». Leggi anche l’articolo —> L’addio a Raffaella Carrà, il corteo funebre a Roma: resa nota l’ultima volontà