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Reddito di cittadinanza Tridico (Inps): «Anche agli immigrati e alle famiglie numerose»

26/03/2021 12:30 - Aggiornamento 26/03/2021 12:38

In un’intervista il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha illustrato le possibili linee di intervento per la riforma del reddito di cittadinanza. Vale a dire estendere il diritto ad ottenere il reddito di cittadinanza anche ad immigrati e famiglie numerose. Dichiarazioni che senza dubbio potranno far discutere. Sulla stessa lunghezza il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

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Reddito di cittadinanza Tridico (Inps): «Anche agli immigrati e alle famiglie numerose»

«Il reddito di cittadinanza è un argine importante contro la povertà assoluta che è aumentata con il Covid, raggiunge 3 milioni di persone e l’importo medio è di 550 euro. Ora sono necessarie risorse aggiuntive soprattutto per le famiglie numerose e gli immigrati», ha dichiarato in un’intervista concessa alla ‘Stampa’ il presidente dell’Inps Pasquale Tridico. «Il reddito prevede un requisito di residenza in Italia di dieci anni, mi sembra eccessivo e non esiste in nessun Paese europeo. Quanto alle famiglie numerose, occorre aumentare il sussidio in base ai componenti del nucleo, oggi al massimo si arriva a 1.330 euro. O si cambia la scala di equivalenza, oppure si potrebbe agire sul contributo da 280 euro legato all’affitto. L’idea sarebbe di modularlo in base al numero dei familiari per raggiungere maggiore equità», ha affermato ancora.

Pasquale Tridico

«Blocco licenziamenti? Mi sento di condividere i provvedimenti del precedente governo»

Tridico ha parlato anche della sua carica: «Io sono stato designato per quattro anni con un decreto del presidente della Repubblica, la mia nomina ha ottenuto il parere positivo del Parlamento, ho una interlocuzione continua con tutti i ministri economici, c’è un’eccellente sintonia con il ministro Orlando e ho un confronto molto collaborativo con il ministro Franco». Qualche considerazione infine sul blocco dei licenziamenti: «Mi sento di condividere i provvedimenti del precedente governo che sono assolutamente in linea con l’attuale, mi riferisco soprattutto alle misure che riguardano il lavoro. È stato mantenuto un forte connubio tra la cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti. Mi sembra ragionevole, l’esecutivo fa bene a essere prudente in questa fase. Noto una sorta di continuità evolutiva tra il secondo esecutivo Conte e quello di Draghi». Leggi anche l’articolo —> Estate 2021, i viaggi all’estero si potranno fare? Novità sul passaporto vaccinale