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Piero Angela: «Restrizioni Covid? Capisco i giovani, ma le bombe in guerra erano peggio»

27/02/2021 11:01 - Aggiornamento 27/02/2021 11:10

«Ho imparato una cosa da quando ho cominciato a occuparmi di scienza: gli scienziati qualche volta dicono: ‘Non lo so’. Lei ha mai sentito un politico rispondere ‘Non lo so’?». Così Piero Angela in un’intervista concessa a “La Stampa”. Il papà di “Quark”, tra i volti più amati dagli Italiani, non ha risparmiato neppure un affondo ai virologi “troppo presenti” nei vari talk show. Il rischio? Disseminare il panico tra le persone, già allarmate dalle numerose varianti Covid.

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Piero Angela

Piero Angela: «Restrizioni Covid? Capisco i giovani, ma ricordiamoci che le bombe in guerra erano peggio»

«Di quello di cui si discute in questi mesi in televisione non si hanno certezze, perché nulla è stato sperimentato e verificato nel tempo. Certo, i virologi vanno in televisione perché i giornalisti continuano a fare loro domande come se fossero degli oracoli, e quindi magari le loro opinioni possono anche non coincidere, ma se li si fa parlare di cose che non si conoscono, poi non si può dire: la scienza non sa», ha dichiarato fermo Piero Angela, che si è già prenotato per ricevere il vaccino: «È per i primi di marzo. I vaccini possono avere degli effetti collaterali, certo, ma hanno salvato tante vite», ha sottolineato il giornalista. Piero Angela, che il 22 dicembre ha compiuto 92 anni, ha detto la sua anche sulle ripercussioni psicologiche dell’emergenza Covid: «Quando io ero un giovanotto, c’era la guerra. Non solo non c’era da mangiare, ma cadevano le bombe in testa. Non si usciva mica di casa facilmente. Capisco che oggi i giovani vogliano uscire e ritrovarsi, ma insomma ricordiamoci che stare sotto le bombe o su un sofà sono due cose ben diverse».

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«Guardo a Draghi con grandi speranze, ma non credo che basti un uomo a cambiare un intero Paese»

Infine Piero Angela ha espresso la sua opinione sul nuovo esecutivo guidato dall’ex dirigente della Bce: «Guardo a Draghi con grandi speranze, ma non credo che basti un uomo a cambiare un intero Paese. La mia vera preoccupazione per il futuro dei giovani è legata al fatto che senza energia non ci sarebbe innovazione. Una contraddizione catastrofica, perché noi abbiamo sempre più bisogno di energia e l’energia, quando non è pulita, crea disastri ambientali», ha concluso il conduttore torinese. Leggi anche l’articolo —> Piero Angela: «Io e mia moglie a Natale saremo soli. Mi vaccinerò, è sicuro e vi spiego perché»