Coronavirus in Italia, qualche segnale di ottimismo dal governo Draghi. «Possiamo programmare riaperture da maggio» sulla base dei dati che fotografano l’andamento della pandemia in Italia. A dirlo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, in un’intervista ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su “Radio Cusano Campus”.
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Riaperture maggio Sileri: «Possiamo programmarle, dati in miglioramento»
«Il primo parametro da valutare è quello delle ospedalizzazioni» e «i dati mostrano un progressivo, seppur lento, miglioramento nei ricoveri per Covid. Questo è dovuto alle restrizioni maggiori durante le precedenti settimane, ma c’è anche la variabile della vaccinazione. Questa combinazione di chiusura e di progressione della vaccinazione sta influendo sui dati delle ospedalizzazioni. E questo effetto continuerà a crescere», ha spiegato Sileri. L’esperto si è detto fiducioso: «Da metà maggio avremo più dei tre quarti di over 60 protetti. Proteggere queste persone che sono quelle più a rischio significa liberare i nostri ospedali», ha rimarcato il sottosegretario alla Salute. «Questi dati in prospettiva tenderanno a migliorare», ha dichiarato sempre Sileri. Poi ha anticipato: «Avremo probabilmente più contagi in soggetti più giovani perché non sono ancora protetti, ma dal punto di vista clinico questi contagi possono essere meno significativi perché un trentenne che si prende il virus verosimilmente non avrà bisogno di essere ricoverato in ospedale».
«J&J? È verosimile che venga messo un limite di età simile a quello di AstraZeneca»
Qualche parola anche sul vaccino di Johnson & Johnson, sospeso in America: «È verosimile che venga messo un limite di età simile a quello di AstraZeneca, visto che le complicanze si sono osservate in soggetti giovani. Ma si tratta di complicanze rarissime e sproporzionate rispetto al vantaggio che offre il vaccino, soprattutto per i soggetti sopra i 50-60 anni. Non credo che questo ostacolerà il processo di vaccinazione», ha spiegato Sileri. Quest’ultimo, sempre a proposito di J&J, ha annunciato: «Il numero di dosi in arrivo ad aprile è basso, ma in questo momento poco altereranno il piano vaccinale, visto che ne arriveranno di più da Pfizer. È chiaro che auspichiamo che Ema si pronunci presto e che le dosi di J&J vengano sbloccate il prima possibile». Leggi anche l’articolo —> Vaccino, arrivano 7 milioni di dosi extra di Pfizer: come cambia il piano vaccinale