Rincari bollette, “gli aumenti di luglio fanno seguito a quelli di aprile e gennaio, la ricaduta economica è di oltre 300 euro all’anno. Famiglie non hanno potere d’acquisto, altro che saldi…”. Così ai microfoni di Radio Cusano Campus Rosario Trefiletti, presidente del Centro Consumatori Italia, pone l’accento sulle vere cause della crisi dei consumi post-Covid che molti non vogliono vedere. (Continua a leggere dopo la foto)
Sui rincari delle bollette di luce e gas, Trefiletti pone l’accento su una comunicazione evasiva, che tende a nascondere la verità sulle cause delle crescenti difficoltà economiche delle famiglie italiane. C’è stata la pandemia, certo, ma i rincari di tariffe e bollette, sommati a quelli dei carburanti, nulla hanno a che vedere con l’emergenza Covid. E pone l’accento sull’annoso e irrisolto problema del peso del fisco e degli oneri di sistema.
Rincari bollette, Trefiletti (Centro Consumatori Italia): “Bisogna dire la verità e parlare del peso di fisco e oneri di sistema”
“Bisogna dare un’informazione completa”, dice alla radio romana. “Si parla tanto degli aumenti in bolletta a luglio, ma ci si dimentica che ci sono già stati aumenti sia a gennaio che ad aprile. La somma di questi aumenti ha una ricaduta economica che va ben oltre i 300 euro all’anno. Bisogna fare le verifiche del caso, laddove ci sono speculazioni e quant’altro”.
“Non è che compriamo il petrolio e il gas dalla prima nave che passa nel Mediterraneo”, osserva ironico il presidente del Centro Consumatori Italia. “Abbiamo anche contratti a lunga scadenza, quindi al fatto che vi siano queste botte improvvise bisogna crederci poco. Alcune voci in bolletta come gli organi generali di sistema vanno abbattuti. Le spese per il consumo della materia prima sono ormai a livello molto bassi”.
“Per la luce è impensabile che si continuino a pagare 14 miliardi all’anno di oneri generali di sistema, se poi si mettono anche l’iva e l’accisa… E’ impensabile che ad una coppia di pensionati che utilizza l’energia solo per la televisione gli si addebitino in bolletta gli oneri per un treno ad alta velocità di un manager che va da Milano a Roma”.