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Confcommercio: “Ripartenza c’è, ma sarebbe sciocco abbandonarsi all’entusiasmo”

18/05/2021 15:50

Ripresa dopo il Covid, oggi ha parlato Confcommercio per bocca di Mariano Bella, direttore dell’Ufficio studi. La “ripartenza c’è, ma sarebbe sciocco abbandonarsi all’entusiasmo. Nel 2021 recupereremo solo un terzo dei consumi persi l’anno scorso. Quando finirà blocco licenziamenti molte imprese licenzieranno e aumenterà la disoccupazione, questo farà da tappo alla crescita economica”. Così si è espresso Bella ai microfoni di Cusano Italia Tv, non lesinando critiche al Decreto sostegni bis di imminente approvazione, giudicato “troppo complesso”.

Ripresa dopo il Covid in Italia

Ripresa dopo il Covid: “Attenzione a quando finirà il blocco dei licenziamenti”

Sulla situazione dell’economia il direttore dell’Ufficio studi di Confcommercio ha un’opinione disincantata e avverte di astenersi da facili entusiasmi. “L’agognata ripartenza si sta concretizzando”, ha affermato Bella. “Per il 2021 noi vediamo un +4%. Però il terreno che abbiamo perso è talmente tanto che abbandonarsi all’entusiasmo semplicemente perché c’è stata una ripresa dei consumi ad aprile e una crescita del pil a maggio, sarebbe abbastanza sciocco”.

“Noi – rimarca – abbiamo perso 130 miliardi di consumi nel 2020, qualcosa come 1.800 euro a testa, nel 2021, se tutto va bene, ne recupereremo 620 euro, cioè un terzo di quello che abbiamo perso. Quando l’economia sarà scongelata e finiranno blocco licenziamenti, ristori e cig, c’è il rischio che molte imprese licenzieranno. Quindi emergerà quello che adesso è nel freezer, cioè un livello dell’attività economica più basso di quello che la variazione del reddito ci dice e quindi un livello di disoccupazione più elevato di quello che dicono le statistiche”.

“Bisogna sbrigarsi col decreto sostegni bis e semplificarlo, troppo complesso”

“Questo farà da tappo alla crescita economica. Bisogna sbrigarsi col decreto sostegni bis magari togliendo quelle soglie di eleggibilità del 30%, c’è un livello di complessità eccezionale nei meccanismi di questo decreto. Noi dobbiamo difendere i lavoratori, non i posti di lavoro. Io darei alle imprese la libertà totale di licenziamento, ma se un lavoratore viene licenziato dovrebbe avere comunque il 100% di stipendio aumentando la Naspi. Consentirei al tessuto produttivo di chiamare il lavoratore che gli serve, senza dover mantenere posti di lavoro che non servono più”, afferma.

Sul coprifuoco Bella invita a rivedere la posizione ancora troppo prudente del governo, nonostante lo spostamento alle 23 a partire da domani. “Noi su questo siamo leggermente perplessi. Andava fatto un piccolo sforzo, come si è fatto per i centri commerciali. Si potrebbe provare a posticipare il coprifuoco alle 24 da lunedì prossimo e poi il 7 giugno toglierlo completamente. Questo non è un capriccio. Il problema 23-24 è importante perché darebbe la possibilità di fare un secondo turno pieno che potrebbe valere 1,7 miliardi di fatturato in più al mese e la cosa interessa tutti i cittadini, non solo i ristoratori, perché ogni euro in più guadagnato è un euro in più di sostegni in meno che i ristoratori chiederanno e 25 centesimi di imposte in più che lo Stato riceverà”.