«Il virus è pronto a ripartire come ha fatto in Spagna», a scriverlo è il professor Roberto Burioni su “Medical Facts”, commentando uno studio pubblicato su “Jama Internal Medicine”, a proposito dei decessi in Italia e dell’impatto del Covid sulla mortalità generale. «In questi giorni si ascoltano molte sterili e inutili discussioni. Alcune sono quelle che tentano di predire un futuro estremamente incerto; altre sono quelle che continuano a dibattere se chi è deceduto è morto ‘con il coronavirus’ o ‘per il coronavirus’», si legge nell’attacco dell’articolo scientifico del noto virologo.
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Roberto Burioni: «Il Coronavirus è pronto a ripartire come ha fatto in Spagna»
«Questa seconda discussione è surreale», insiste Roberto Burioni, «in quanto basta guardare questo grafico, da poco uscito su una prestigiosa rivista, che mostra quante persone sono morte in ben 1.689 comuni italiani (più del 20% del totale) nei primi mesi degli anni dal 2015 fino al 2020. Come potete vedere, fino alla settimana del 23 febbraio 2020 le persone morivano esattamente nella stessa misura degli anni precedenti. Da quel momento il numero dei morti si è impennato. Negli anni precedenti morivano mediamente 4-5000 persone a settimana; dal 15 al 28 marzo abbiamo superato i diecimila decessi a settimana. Il fatto che questi morti in eccesso siano stati per lo più uomini e siano stati concentrati in Lombardia suggerisce fortemente che questo eccesso di morti sia legato al coronavirus».
«Grazie a sforzi sovrumani gli Italiani stanno uscendo da questo incubo di morte, ma il virus circola ancora»
Per questa ragione il professor Burioni invita la popolazione a non abbassare la guardia: «Grazie a sforzi sovrumani gli italiani stanno uscendo da questo incubo di morte. Ma il virus circola ancora ed è pronto a ripartire, come peraltro ha fatto in Spagna, dove il clima e lo stile di vita non sono certo troppo diversi dal nostro». Una posizione nettamente diversa rispetto a quella del professor Zangrillo del San Raffaele di Milano, che nelle varie trasmissioni tv continua a rimarcare che il virus ha perduto la sua carica vitale. Sul finale il virologo che per tutto l’inverno è stato ospite a ‘Che tempo che fa’, ha scritto però che bisogna tornare a vivere: «Dobbiamo ricominciare a lavorare, a vederci e a divertirci. Ma non possiamo permetterci di ignorare alcune semplici e basilari norme di protezione reciproca. Uno di questi è il portare sempre la mascherina negli ambienti affollati», ha concluso Burioni. leggi anche l’articolo —> Alberto Zangrillo: «Niente scuola né aereo? Equivale a dire che siamo un popolo di imbecilli»