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Roberto D’Agostino, 20 anni di ‘Dagospia’: «Dietro il suo clamoroso successo Cossiga»

17/06/2020 15:39 - Aggiornamento 17/06/2020 15:44

Su ‘Il Giorno’ l’intervista a Roberto D’Agostino, giornalista, personaggio tv e opinionista, fondatore di ‘Dagospia’, portale italiano unico nel suo genere, osannato dall’Herald Tribune e celebrato a Oxford con una lectio magistralis, che fa scorpacciata di indiscrezioni sulle vite dei vip, serpeggiando tra feste mondane ed eventi esclusivi. E nel corso della chiacchierata il quasi 72enne, maestro della comunicazione 3.0, ha raccontato com’è nata vent’anni fa la sua ‘creatura’: «Venivo dalla tv. Avevo fatto l’inviato musicale di Carlo Massarini a ‘Mister Fantasy’. Poi, nell’85, divenni l’esperto di look a ‘Quelli della notte’, un’invenzione di Renzo Arbore. Il grande pubblico imparò a conoscermi», ha confessato D’Agostino.

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Roberto D'Agostino

Roberto D’Agostino, 20 anni di ‘Dagospia’: «Dietro il suo clamoroso successo Cossiga»

‘Dagospia’ nasce nel 2000. Il sito di gossip, che ha fatto da apripista a tanti altri, che però sono soltanto delle pallide imitazioni dell’originale, festeggia 20 primavere: «Barbara Palombelli mi fece scuola e aprii il portale. Un’alternanza di vaccate e cose serie, alto e basso. È accaduto che per un giorno intero la notizia più cliccata fosse: le uova vanno o no in frigo? La gente vuole leggere qualcosa di intelligente e un minuto dopo sapere chi è andato a letto con chi. Dagospia racconta affari e trash, la politica e la scopata. E un’altra cosa», ha detto Roberto D’Agostino, svelando poi di che si tratta: «Il segreto del potere. Me l’ha spiegato Cossiga, il mio maestro. Il potere è quello che c’è dietro, quello che non si vede». E buona parte dell’intervista è dedicata alla conoscenza tra il giornalista e Francesco Maurizio Cossiga, ottavo Presidente della Repubblica dal 1985 al 1992. L’incontro a casa sua: «Volle conoscermi perché facevo informazione. Scriveva e nessuna agenzia di stampa lo pubblicava, tantomeno i giornaloni. Cominciò a telefonarmi la mattina presto dettandomi gli articoli. Per me politica, finanza, economia erano materia oscura. Cuccia, chi era costui? Mi facevo tradurre tutto da un amico che ne sapeva, poi postavo il pezzo sulle ragazze a tette nude e il gossip sui soliti noti. Un successo clamoroso», ha dichiarato il giornalista.

Roberto D'Agostino

«È un lavoro delicato, a volte ho fatto danni e mi sono pentito di aver rovinato delle famiglie…»

Un lavoro non facile, Roberto D’Agostino l’ha ammesso: «Non sono una buca delle lettere. Mi consegnano una chiavetta? Apro, guardo e valuto. È un lavoro delicato, a volte ho fatto danni e mi sono pentito di aver rovinato delle famiglie. Ma tante altre ne ho salvate, sotterrando certe cose nel cassetto». Il giornalista ha svelato anche come nascono titoli e nomignoli che caratterizzano il sito: «I titoli li fanno i ragazzi della redazione, poi passo io e magari dò un’aggiustata, faccio qualche correzione. Ma non è mica difficile: a Roma siamo abituati a scherzare su tutto e tutti da secoli, figuriamoci». Mentre i nickname sono farina del suo sacco: «Quella è tutta roba mia, è un gioco che mi diverte moltissimo. Daniela Santadeché e WalterEgo Veltroni, Luca di Monteprezzemolo e Fausto Berti-Nights sono nati così, in un lampo», ha dichiarato il 71enne. Un sito cliccatissimo, indirizzato perlopiù alle nuove generazioni, verso cui D’Agostino ha fiducia: «Sono giovani connessi con il mondo, sanno come muoversi: ho un alto concetto di loro. Mio figlio studia Scienze dei materiali, si è trasferito all’estero, è già nel futuro». leggi anche l’articolo —> Roberto D’Agostino a “Vieni da me”: «Pamela Prati? Era tutta una truffa!»