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Rosa e Olindo, perché la Cassazione ha negato loro l’analisi dei reperti: richiesta «illogica»

15/12/2020 18:43 - Aggiornamento 15/12/2020 18:56

Strage di Erba, perché la Suprema Corte lo scorso 17 novembre ha respinto l’ennesima richiesta della difesa di Rosa e Olindo di poter analizzare i reperti di indagine? Perché l’istanza “Non poggia su alcun fatto logico“. Questo uno dei passaggi delle motivazioni addotte dai giudici nel rigetto di cui sopra. Nell’ennesimo ricorso presentato in data 14 febbraio 2020, il pool difensivo di Rosa Bazzi e Olindo Romano chiedeva appunto l’autorizzazione ad accertamenti irripetibili. Analisi su reperti e tracce biologiche, alcuni dei quali mai analizzati prima, rinvenuti sulla scena del crimine.

Nella strage di Erba dell’11 dicembre 2006, lo ricordiamo, persero la vita Raffaella Castagna, suo figlio Youssef di due anni, sua madre Paola Galli e la signora che abitava al piano superiore, Valeria Cherubini. A 14 anni esatti cala dunque il sipario su questa terribile vicenda?

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La richiesta di Rosa e Olindo “Non poggia su alcun fatto logico

Una richiesta, la loro, che per la Corte di Cassazione “si limita a rappresentare il rinvenimento di altri reperti, rispetto a quelli che erano già stati distrutti”. I giudici hanno in sostanza sposato le motivazioni del precedente rigetto emesso dalla Corte d’assise di Como e contro cui i difensori di Rosa e Olindo avevano appunto fatto ricorso. “Il successivo rinvenimento, dopo la distruzione di larga parte del materiale in sequestro, di un’ulteriore porzione dei reperti non implica affatto che non fosse stato possibile, come neppure la difesa deduce, esaminarli in precedenza”.

La Suprema Corte ha bocciato anche le richieste di accesso ai server della Procura che contengono gli audio originali delle intercettazioni fatte in ospedale all’unico superstite, nonché testimone chiave al processo, Mario Frigerio. “Per capire che fine hanno fatto i periodi delle intercettazioni ambientali che non sono presenti in atti. Ne mancano parti, addirittura una settimana intera per quanto riguarda Mario Frigerio – il testimone chiave, guarda caso …  – una in particolare relativa al momento topico (in cui dall’accusare uno sconosciuto dalle fattezze riconducibili ad un soggetto di etnia araba che lui mai aveva visto fino ad allora – «Era scuro, non era di qua» – arriva ad accusare esplicitamente il vicino di casa Olindo Romano ndr) in cui riceverà la visita dei carabinieri … e proprio quella intercettazione manca […]”. Disse ad UrbanPost l’avvocato Fabio Schembri, difensore di Rosa e Olindo (Clicca qui per leggere tutta l’intervista).

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Negato anche l’accesso ai server della Procura

“La richiesta è meramente esplorativa”, si legge nelle motivazioni dei giudici della Cassazione. In quanto “assume l’esistenza di registrazioni delle quali, tuttavia, non vi è traccia perché non sono indicate nei relativi brogliacci”. “La natura esplorativa della richiesta emerge dallo stesso tenore dell’istanza che si limita ad ipotizzare che possano emergere conversazioni utili a smentire la credibilità del teste escusso al dibattimento”, precisano i giudici.

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Le confessioni (poi ritrattate) di Rosa e Olindo pesano come macigni

La Corte definisce inoltre “ragionevole ed equilibrata” l’ordinanza con cui i giudici di Como avevano già respinto la richiesta di nuovi accertamenti sui reperti. “La ricerca del motivo che avrebbe indotto una delle vittime ad accusare uno dei ricorrenti non varrebbe a superare la testimonianza della stessa vittima (Mario Frigerio ndr), la cui credibilità è stata accertata con sentenza passata in giudicato”. L’esistenza di tali conversazioni “è solo ipotizzata, mentre la responsabilità degli imputati è stata affermata anche in forza della confessione dai medesimi resa”. Inoltre “la difesa ha avuto a disposizione durante tutto il procedimento di merito” sia i reperti di indagine che le succitate intercettazioni che ora chiede di poter sottoporre ad esame.  Potrebbe interessarti anche —> Strage di Erba: nuovo testimone a Le Iene difende Rosa e Olindo e fornisce inedite informazioni