Davide Casaleggio e Rousseau dicono “addio” al M5S. Scadeva infatti ieri il termine indicato dal numero uno della piattaforma per il saldo dei debiti del Movimento verso di essa. L’addio era già stato annunciato da tempo, con Casaleggio che aveva dichiarato di voler dare vita ad un nuovo movimento politico. Ora è ufficiale, Rosseau cambia pelle e sarà “uno spazio laico”. La questione dei debiti M5S resta invece aperta, con i suoi possibili strascichi legali, e rallenta l’avvio della nuova fase 5 Stelle a guida Conte.
Rousseau M5S Davide Casaleggio: “Le casse sono vuote per via della mole di debiti del Movimento, personale in cassa integrazione”
Le casse di Rousseau sono vuote e l’Associazione di Davide Casaleggio scarica i vertici del Movimento per creare una “piattaforma laica”. Questo il contenuto del post pubblicato sul Blog da Rousseau, nel quale viene sancito l’addio al Movimento 5 Stelle.
“A fronte dell’enorme mole di debiti cumulati dal MoVimento 5 Stelle nei confronti dell’Associazione Rousseau e della decisione di chi ritiene di essere il gruppo dirigente del MoVimento di impartire ai portavoce un invito diretto a violare espressamente lo Statuto stesso del MoVimento, omettendo di versare, già dal mese di aprile, il contributo stabilito per i servizi erogati, questa mattina abbiamo dovuto comunicare a tutto il personale di Rousseau che siamo costretti ad avviare le procedure per la cassa integrazione”. Così si legge nel comunicato dell’associazione presieduta da Davide Casaleggio e pubblicato sul Blog delle Stelle. “Oggi non è più possibile, infatti, sostenere le spese necessarie per il personale che lavora quotidianamente ai 19 servizi di cui il MoVimento 5 Stelle usufruisce”, si legge nel post.
“Non avremmo mai immaginato di dover vivere una situazione di questo tipo”
“Nonostante tutto, noi seguiteremo – nel limite del possibile e per rispetto verso tutte le persone che credono nel progetto – a fare la nostra parte onorando i nostri impegni, come sempre. A tal fine, manterremo la piattaforma attiva applicando ovviamente pesanti ridimensionamenti. Da parte nostra, proseguiremo nell’onorare i patti fino a che non siano consensualmente modificati da soggetti legittimati a farlo, nel rispetto delle regole che la comunità del MoVimento ha deciso di darsi”, prosegue il comunicato dell’Associazione fondata da Davide Casaleggio.
“Sinceramente, non avremmo mai immaginato di dover vivere una situazione di questo tipo. E’ avvilente dover mandare in cassa integrazione le persone che, in questi anni, hanno lavorato con sacrificio e dedizione assoluta per consentire ad altri di entrare nelle istituzioni e dovergli dire che il motivo di tutto questo è la mancanza di rispetto delle regole e di quei principi etici e morali che sono alla base del progetto, per il quale quelle stesse persone sono entrate nelle istituzioni”.
“Abbiamo pensato fino all’ultimo che si sarebbe usciti dall’ambiguità e dal cerchiobottismo per risolvere i problemi in modo concreto, ma non è successo. Sarà un futuro difficile e in salita, ma coerente, sfidante e intellettualmente onesto come siamo sempre stati. Oggi siamo a terra, ma ci rialzeremo perché noi siamo MoVimento”, conclude la piattaforma fondata da Davide Casaleggio.