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Tra Rousseau e M5s la sfida è a colpi di giga: «Conte ostaggio di Casaleggio»

19/05/2021 11:07 - Aggiornamento 19/05/2021 11:24

Rousseau M5s sfida a colpi di giga. E la politica? «Passa a Rousseau e avrai più giga di democrazia diretta». Sarebbe questa la battuta che circola in seno al Movimento Cinque Stelle. A Parlarne Giuseppe Marino in un articolo uscito su “Il Giornale”: “Il M5s si avvita sempre più nella sfida di cavilli con Davide Casaleggio. Che ora ricorda le fastidiose campagne di «caccia al cliente» delle compagnie telefoniche”. Ma di che si tratta?

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Tra Rousseau e M5s la sfida è a colpi di giga: «Conte ostaggio di Casaleggio»

Secondo quanto raccontato da Marino su “Il Giornale” ieri due tecnici inviati dal M5s si sono presentati a Milano, proprio alla sede dell’associazione Rousseau, chiedendo di consegnare le liste degli iscritti all’omonima piattaforma di voto on line. L’associazione presieduta da Casaleggio avrebbe però risposto di no adducendo come motivo il solito: dopo le dimissioni del capo pro tempore Vito Crimi il M5s non ha un rappresentante legale. Un pasticcio, però, come spiega il giornalista perché “perché i dati sono custoditi dal «responsabile del trattamento», che è Rousseau, per conto del «titolare del trattamento», che è il M5s. Dopo il tentato blitz, l’associazione ha diramato un comunicato in cui avvia la «campagna acquisti» degli iscritti”. In pratica Casaleggio domanderebbe agli iscritti di passare dal M5s a Rousseau: «Ogni iscritto può esercitare il diritto alla portabilità dei dati (ex art. 20 Gdpr) e richiedere il trasferimento ad altro Titolare, tra cui ad esempio Associazione Rousseau». Già mille persone avrebbero aderito «all’offerta». Il che fa capire che potrebbe presto nascere un nuovo movimento politico attorno a Rousseau.

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Assunto un nuovo legale: cosa accadrà?

Ma possibile? Dov’è finita la politica? Lo stesso M5s protesta sui social: «È inaccettabile che un soggetto privato possa tentare di ostacolare l’attività di una forza politica del Parlamento e di governo». Eppure era stata la creatura di Grillo a farsi promotrice di cose come plebisciti on line. Morale della favola? “Per cambiare le regole ed eleggere a leader del Movimento Giuseppe Conte, come ha ordinato Beppe Grillo, ignorando completamente quanto deciso dagli Stati generali del Movimento, servirebbe un voto degli iscritti. Che andrebbe fatto attraverso la piattaforma Rousseau. Quindi Conte, dal punto di vista legale, è tenuto in ostaggio da Casaleggio. Il M5s ora minaccia sfracelli legali contro Rousseau, ma finora ha incassato batoste”, scrive Marino su “Il Giornale”. Nello stesso articolo viene riportato che il M5s ha assunto oggi un nuovo legale ed è ripartito all’attacco. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane. Leggi anche l’articolo —> Comunali Roma, Mastella: “Primarie Pd finzione, Conte ha sbagliato a chiudersi nel M5S”

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