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Coronavirus, Salvini inventa il “divieto di albero di Natale”

25/11/2020 15:43 - Aggiornamento 25/11/2020 17:22

Se è vero che il nostro Natale non potrà che essere differente dal solito, ciò che è altrettanto certo è che non esiste nessun “divieto di albero di Natale” imposto dal governo. Tuttavia, questo è uno dei divieti di cui Matteo Salvini si è lamentato al “Maurizio Costanzo Show“. Il leader della Lega si schiera contro coloro che spaventano gli Italiani, salvo poi inventare divieti ridicoli e inesistenti.

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Natale in pandemia

La discussione su cosa si potrà e cosa non si potrà fare a Natale sta interessando tutti gli Italiani. La diatriba tra i rigoristi, che temono un’impennata della curva, e tra coloro che invece non vorrebbero rinunciare a niente, continuerà con ogni probabilità per molte settimane. Sicuramente, il tema rimarrà caldo almeno fino al prossimo Dpcm, previsto per i primi giorni di dicembre. Il Dpcm infatti definirà quanto diverso sarà il nostro Natale in quest’anno di pandemia.

Salvini e il divieto di albero di Natale

Il leader della Lega Matteo Salvini continua a rimproverare le varie voci, sia politiche che scientifiche, che “terrorizzano gli Italiani”, disegnando una prospettiva cupa per i festeggiamenti di Natale. Virologi, epidemiologi e infettivologi tendono a essere unanimi nell’invitare la popolazione a dei festeggiamenti contenuti, e Giuseppe Conte ha parlato di “Natale sobrio”. Una restrizione che sicuramente non sarà imposta agli Italiani, tuttavia, è quella inventata da Salvini, ovvero il “divieto di albero”. Al “Maurizio Costanzo Show“, infatti, il leader della Lega si è schierato contro coloro che spaventano gli Italiani, salvo poi inventare divieti ridicoli e inesistenti.

Invito chi va in televisione a non seminare disperazione dicendo ‘niente Natale, niente famiglia, niente albero e niente Natale“, sono state le parole di Salvini. La citazione di Salvini di questi buffi divieti rientra quindi in un elenco di potenziali limitazioni previste dal governo, coi limiti alla mobilità e agli assembramenti che potrebbero condizionare profondamente le nostre abitudini. >> Tutte le news di UrbanPost