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Samuele Bersani Che tempo che fa: «Ero spento mi sono ricomposto come un mosaico»

05/10/2020 10:42

Fresco delle sue 50 primavere Samuele Bersani è stato ospite ieri, domenica 4 ottobre 2020, di Che tempo che fa: nel talk condotto da Fabio Fazio, il cantautore romagnolo è tornato dopo una lunga assenza dalle scene fatta di momenti di grande difficoltà. Sette anni di ‘silenzio’ in cui Samuele non è riuscito a dar forma alle parole a causa della sofferenza generata dalla fine di una lunga e importante storia d’amore. Tornato con il nuovo album Cinema Samuele, l’artista riminese non ha nascosto il suo periodo buio.

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Samuele Bersani ‘Che tempo che fa’: il nuovo album dopo il lungo silenzio

“Ho attraversato un momento privato che mi ha impoverito. – ha rivelato Samuele al Corriere della SeraHo scritto così tanti sms per il cuore di qualcuno che non riuscivo nemmeno a scrivere più la lista della spesa, figuriamoci una canzone. Ero professionalmente spento”. “Ci avevo scritto anche un pezzo come ‘En e Xanax’, – ha proseguito Bersanici credevo di brutto dai… Gli unici due En e Xanax che conosco sono i miei, assieme dal 1966… Tutti abbiamo avuto botte così, un fulmine che taglia ogni certezza. Nei testi il buio torna in tanti momenti, il disagio c’è, ma prevale il taglio di luce sotto la porta”.

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“Incontrare persone che mi chiedevano se avessi smesso di fare il cantautore non mi ha aiutato”

Pronto a ricominciare, Samuele affronta il suo dolore anche nel singolo Harakiri, primo estratto dell’album regalatosi per il 50esimo compleanno. “Non ho avuto terrore di non riuscire più a scrivere – ha confessato Bersaniperché mi era già successo, ma incontrare persone che mi chiedevano se avessi smesso di fare il cantautore non mi ha aiutato. Mi sono ritrovato pezzo dopo pezzo, ho ripreso a mangiare e a fare cose quotidiane che avevo perso, mi sono ricomposto come un mosaico”. Ci sarebbe da ricomporre qualcosa anche nel panorama musicale odierno, sul quale Samuele ha precisato: “Sento che c’è fame di cose belle, di storie e di canzoni e c’è meno bisogno di reggaeton, trap o della fuffa dei talent. C’è però qualche realtà felice, ad esempio un esordiente come Fulminacci”. >> Adele dimagrita, impressionante la trasformazione, parla la nutrizionista: «Grandi risultati»

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