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Sara Pedri, le colleghe accusano la vice Mereu: «Ci diceva non capite niente, siete delle cretine»

24/08/2021 17:29 - Aggiornamento 24/08/2021 17:45

Sara Pedri scomparsa in Trentino: sentita dalla commissione disciplinare dell’Ausl di Trento anche il braccio destro del primario Saverio Tateo. La dottoressa Liliana Mereu è sotto accusa in merito al malessere che avrebbe cagionato la scelta della 31enne, dottoressa originaria di Forlì, di licenziarsi e sparire poco dopo. Era il 4 marzo scorso, da allora di Sara non si hanno più notizie.

Sara Pedri scomparsa, accuse alla dottoressa Mereu: lei respinge le accuse

I dirigenti del reparto di Ginecologia dell’ospedale Santa Chiara di Clas dal canto loro respingono ogni sospetto (di mobbing) avanzato dalla famiglia Pedri. E, di conseguenza, anche da parte della magistratura inquirente che sta cercando di fare chiarezza sulla oscura vicenda.

Venerdì scorso la dottoressa Mereu ha scelto di difendersi chiedendo l’archiviazione e il reintegro in reparto, dal quale era stata allontanata, insieme a Tateo, all’avvio delle indagini. Come scrive il Resto del Carlino, dall’inchiesta sarebbe emerso che in reparto il clima era “peggiorato” dopo l’arrivo della dottoressa Mereu, vice del primario di Ginecologia, Saverio Tateo. Lo avrebbero asserito alcune professioniste in servizio presso la struttura ospedaliera di Trento. Anche Tateo, tuttavia, sentito dagli inquirenti avrebbe ribadito la correttezza del suo operato.

Sara Pedri, le colleghe contro la Mereu:“Non capite niente, siete delle cretine”

Eppure le testimonianze messe a verbale dalla commissione interna convergono tutte nel puntare il dito contro la Mereu. Stando ai verbali delle ginecologhe, infatti, la vice di Tateo si sarebbe rivolta loro con frasi offensive. “Non capite niente, siete delle cretine”, ad esempio. Un modo di fare che, nel tempo, avrebbe sgretolato le loro sicurezze ed autostima. La Mereu avrebbe, sempre secondo ciò che trapela, modificato i turni di lavoro al fine di favorire se stessa ed altre colleghe ‘privilegiate’. Nelle contestazioni della commissione non si farebbe però riferimento a Sara Pedri. Si sta adesso approfondendo il contenuto dei succitati verbali – sarebbero 14 – che raccolgono il racconto di alcuni dei 110 professionisti, tra medici, infermieri e ostetriche, sentiti dalla commissione interna che nell’immediatezza aveva rilevato “criticità” tali da avere in via precauzionale deciso di allontanare dalla struttura Tateo e Mereu.

La memoria difensiva della dottoressa Mereu

Affiancata dai suoi avvocati, la Mereu è stata ascoltata e ha presentato una memoria difensiva. I suoi difensori ritengono che vi siano “evidenze documentali” che smentirebbero il racconto delle sue accusatrici. Racconto, a detta loro, caratterizzato da diverse contraddizioni. La commissione si sarebbe focalizzata sul clima intimidatorio che secondo l’accusa la Mereu avrebbe contribuito a creare.

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Un (presunto) clima di vessazioni e pressioni che Sara Pedri non sarebbe più riuscita a sopportare. I turni “non travalicavano mai le ore di lavoro previste dalla contrattazione collettiva e comunque non erano il suo compito; lei stessa doveva sottostare alle regole e dare la propria disponibilità, non poteva in alcun modo intervenire”. Ribadiscono invece con forza i difensori della Mereu. Potrebbe interessare anche —> Sara Pedri scomparsa, i Nas: «Indagare il primario e la sua vice», piovono denunce per maltrattamenti

 

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