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Sarah Scazzi diari: passo falso di Sabrina poco dopo la scomparsa, rivelazioni di mamma Concetta

06/05/2020 18:06 - Aggiornamento 06/05/2020 18:43

Omicidio Sarah Scazzi: la madre Concetta Serrano ieri pomeriggio, 5 maggio 2020, è stata protagonista di una chiacchierata in diretta Facebook. Insieme agli avvocati che la assistettero durante il processo, Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, la donna ha ricostruito alcuni strazianti momenti della vicenda. Ha parlato degli ultimi minuti trascorsi con la figlia 15enne, prima dell’omicidio avvenuto per mano di sua sorella e di sua nipote, nonché zia e cugina dell’adolescente.

Nicodemo Gentile, Concetta Serrano e Antonio Cozza

Sabrina e Cosima: cosa fanno oggi in carcere

Sabrina Misseri e Cosima Serrano, com’è noto, sono state condannate all’ergastolo ma si professano innocenti. Oggi nel carcere di Taranto condividono la stessa cella. Le due donne si occupano di taglio e cucito; svolgono un’attività di volontariato per la sartoria istituita nella sezione femminile del Penitenziario. Sperano nella revisione del processo, sebbene tre sentenze in maniera granitica abbiano appurato che entrambe hanno strangolato e ucciso Sarah Scazzi.

Perché Sabrina e Cosima non confessano: cosa pensa al riguardo la madre di Sarah

Secondo mamma Concetta le due donne continuano a negare di avere commesso l’efferato crimine perché sperano che qualcuno conservi il dubbio circa la loro effettiva colpevolezza. La verità processuale non per tutti corrisponde a quella sostanziale dei fatti. Parte dell’opinione pubblica ancora oggi non è pienamente convinta che i fatti siano andati come hanno sentenziato i tribunali; l’arma del delitto non è stata mai trovata e non v’è un testimone oculare del delitto. Il fioraio Giovanni Buccolieri, che avrebbe assistito al sequestro della piccola Sarah da parte delle due donne, ritrattò infatti quanto riferito ai carabinieri dicendo di avere solo sognato quella scena.

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Sarah Scazzi diari: la sera della scomparsa Sabrina commise un passo falso

La mamma di Sarah Scazzi ha raccontato un episodio molto particolare verificatosi la sera stessa della scomparsa della figlia, avvenuta il 26 agosto 2010. Intorno alle 20 Sabrina Misseri si presentò in casa della cugina, dove si vivevano le prime ore di panico e angoscia per la scomparsa della 15enne. Chiese e ottenne di prendere visione dei diari della ragazzina e disse alla zia che i carabinieri l’avevano invitata a cercare qualche scritto di Sarah. La loro speranza era che Sarah avesse annotato qualcosa che avrebbe potuto rivelarsi utile alle indagini.

Ci fu un particolare che colpì mamma Concetta: Sabrina “non voleva mettere in mezzo a questa storia Ivano”. L’indagine poi rivelò che l’insolita e in quel momento incomprensibile preoccupazione di Sabrina Misseri, avrebbe presto trovato una logica. Sarah Scazzi aveva infatti annotato episodi relativi alle relazioni con la cugina, ai loro litigi, ma soprattutto all’innamoramento di entrambe per quel ragazzo, rivelatosi essere il “movente” inconsapevole dell’omicidio. Sabrina sapeva bene, già quella sera, che leggendo i diari della cuginetta gli inquirenti sarebbero risaliti a lei e al comune interesse di entrambe per Ivano Russo. La Procura si convinse, a indagini fatte, che quello fu un tentativo di Sabrina di impossessarsi dei diari e fare in modo che non arrivassero nelle mani degli inquirenti.

Sabrina Misseri e Sarah Scazzi

“Errore giudiziario”: la conduttrice di “Un giorno in pretura” nutre dubbi sul processo Scazzi

Chi crede concretamente all’ipotesi di errore giudiziario in relazione a siffatta vicenda giudiziaria è Roberta Petrelluzzi. La giornalista nonché storica ideatrice e conduttrice di Un giorno in pretura, programma di Rai 3 di nuovo in onda dal 2 maggio 2020, lo ha dichiarato in una recente intervista. Queste le sue parole a “l’Opinione delle Libertà”: “Il processo che più mi ha colpito? Quello sull’omicidio di Sarah Scazzi, con due donne che si trovano a scontare la pena dell’ergastolo tra tanti dubbi.È stato un processo che ha subito profonde modifiche dovute a elementi esterni. Il piccolo paese di Avetrana d’un tratto era diventato New York e quando si creano contesti e situazioni del genere è molto difficile, se non impossibile, riuscire ad avere dei testimoni liberi […] Credo fortemente all’ipotesi dell’errore giudiziario. Leggi anche —> Sarah Scazzi sarebbe ancora viva se Ivano Russo non avesse mentito? Parla mamma Concetta

Roberta Petrelluzzi

 

 

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