Scala di Milano, contagi in aumento nel corpo di ballo. Dopo una ballerina e due comparse risultate positive al Covid-19 la settimana scorsa ora si è scoperto che sono ammalati anche un ballerino, due maitre e due bambini. Saltano così le due prove previste per giovedì 9 dicembre di «Bayadère», il balletto in cartellone il 15 dicembre, che segnava l’apertura della stagione di danza. La prova generale prevista invece per l’11 si terrà a porte chiuse.
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Scala di Milano, contagi nel corpo di ballo: lo spettacolo di “Bayadère” a rischio
I nuovi contagi (un ballerino, due maitre e due bambini), ora mettono a rischio lo spettacolo di «Bayadère». E come scrive «La Repubblica» “fanno partire a mezza voce nei corridoi qualche critica a chi non si vuole vaccinare”. Non è la prima volta che alla Scala di Milano una produzione si è dovuta fermare per colpa del Covid. La Lucia di Lammermoor, che avrebbe dovuto aprire la stagione lirica lo scorso sette dicembre, era saltata per un focolaio nel coro. Dal teatro hanno fatto sapere che secondo l’Ats la situazione è sotto controllo e non è tanto grave da fermare l’attività del corpo di ballo. Le due prove in programma di domani, come dicevamo, però sono state sospese e quella generale di sabato prossimo avverrà, salvo imprevisti, a porte chiuse. La Cub, in una lettera all’Ats, aveva parlato anche di una parrucchiera positiva.
«Stiamo rafforzando le misure»
“Siamo preoccupati come lo eravamo prima. Stiamo rafforzando le misure con l’obiettivo, condiviso insieme al sovrintendente Dominique Meyer, della sicurezza dei lavoratori, del bilancio e della possibilità di andare in scena tutte le sere”, le parole di Paolo Puglisi della Cgil. Oggi 9 dicembre si valuterà il da farsi, in base anche ai risultati di ulteriori tamponi. Senza focolai si andrà avanti, altrimenti è possibile un posticipo. «La Bayadère» è in cartellone fino all’8 gennaio 2022. La coreografia è di Rudolf Nureyev, ripresa da Florence Clerc e Manuel Legrins; il direttore è Kevin Rhodes. Leggi anche l’articolo —> Covid oggi 17.959 casi e 86 morti, salgono a 7mila gli italiani ricoverati con il virus
