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Scuola didattica a distanza, a casa internet non va: 12enne piazza il banco in campagna

09/04/2020 11:46 - Aggiornamento 09/04/2020 11:56

 «La didattica a distanza diventa obbligatoria, non poteva essere opzionale», ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha incitato gli insegnanti a lavorare di più. Facile a parole, ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo connessione internet non sempre funzionante, docenti da un giorno all’altro chiamati ad essere esperti informatici e difficoltà economiche delle famiglie. Non tutti i bambini hanno un pc, un tablet o un dispositivo elettronico. Vogliamo raccontarvi la storia di Giulio Giovannini, 12 anni, che pur di seguire le lezioni online è arrivato ad un chilometro da casa e si è “piazzato” in mezzo alla natura. La vicenda, a tinte fiabesche quasi, arriva dalle campagne di Pomonte, nel comune di Scansano, provincia di Grosseto, in Toscana.

Giulio

Scuola didattica a distanza, a casa internet non va: 12enne piazza il banco in campagna

Giulio frequenta la prima media a Marsiliana, all’istituto comprensivo Pietro Aldi di Manciano, che ai tempi del Covid-19 subito si è mobilitato per far partire la didattica a distanza. Per il ragazzino sono cominciati i problemi: per delle difficoltà alla linea telefonica lo studente non riusciva a collegarsi da casa. La zona in cui risiede il piccolo con la sua famiglia rendeva impossibile anche l’uso dello smartphone«Per chiamare – racconta la mamma, Gloria Nucci dobbiamo spostarci da casa. Nella nostra abitazione anche il segnale della telefonia mobile non è granché» . Per questo Giulio a lungo non ha potuto seguire le lezioni dei suoi professori e vedere, seppur virtualmente, i suoi compagni di classe. Nei giorni scorsi però la svolta: come riporta ‘Il Tirreno’, alcuni genitori dei compagni di Giulio si sono dati da fare per tentare di aiutare il compagno dei loro figli. «Dispiaceva davvero a tutti che il ragazzino rimanesse fuori dalle lezioni», ha detto un papà.

Giulio

La storia di Giulio: «Dispiaceva a tutti che il ragazzino rimanesse fuori dalle lezioni»

Così si è trovata una soluzione, che, tempo permettendo, dovrebbe aiutare il piccolo Giulio a terminare in serenità l’anno scolastico. Per assistere alle lezioni il 12enne deve lasciare casa sua, recarsi a circa un chilometro. Qui col suo cellulare collegato al tablet può ‘rivedere’ i suoi amici e docenti. Ieri mattina per Giulio Giovannini è stata la prima lezione dopo tanto tempo. Lo scrivevo all’inizio, è una storia bella, surreale, che per le sue dinamiche sembra una favola addirittura. Mentre i suoi compagni erano collegati da casa, lui era immerso nella natura. Un tavolo, una sedia, qualche libro. Un luogo inusuale? Beh, nel verde nessuno lo disturberà. Finché le scuole non chiuderanno Giulio andrà avanti così. Con la speranza che il tempo abbia pietà, sia clemente con lui, che ha tanta voglia di imparare.

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