“Quando riapre la scuola?” è la domanda che tutti gli studenti e i genitori delle superiori si stanno ponendo. Ed è anche un nodo critico dell’emergenza Coronavirus, un argomento che oggi divide letteralmente il governo. Molti studenti sono costretti ancora a seguire la didattica a distanza, e l’orientamento dell’esecutivo sul ritorno in classe per i ragazzi delle superiori e quelli di seconda e terza media che vivono nelle zone rosse ancora non è chiaro. Si parla di gennaio, ma forse anche prima. Quasi sicuramente, però, è stata abbandonata l’idea del 9 dicembre, data che era circolata nei giorni scorsi. Riprendere le lezioni in presenza prima di Natale, infatti, sembra essere un azzardo troppo grosso.
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Quando riapre la scuola, ipotesi 14 dicembre
Pare che l’ipotesi più probabile sia quella di far tornare a scuola i giovani studenti subito dopo le vacanze di Natale, quindi intorno al 7 di gennaio. Secondo il governo, infatti, sarebbero troppi i rischi da affrontare con una eventuale riapertura il 9 di dicembre. Togliere dalla didattica a distanza circa 3 milioni di studenti senza un piano di scaglionamento degli ingressi per evitare di congestionare la circolazione e provocare gli assembramenti sui mezzi pubblici sarebbe letteralmente un azzardo che l’esecutivo non può permettersi di giocare. Per ora, quindi, sembra che gli studenti delle scuole superiori dovranno continuare a studiare da casa, anche nelle zone gialle.
C’è la possibilità, però, che il 14 dicembre possa iniziare una riduzione graduale della didattica a distanza. Pare infatti che il governo stia valutando un piano di questo tipo, e a spingere sarebbero soprattutto il Movimento 5 Stelle e Italia Viva. Almeno là dove i contagi risultano essere contenuti, quindi, le lezioni in presenza potrebbero iniziare piano piano a riprendere. La discussione però è ancora del tutto aperta, e solamente il decreto del prossimo 3 dicembre aiuterà a chiarirsi le idee.
Bonaccini: “Le Regioni vogliono riaprire le scuole a metà gennaio”
La possibilità che tutti gli studenti della scuola secondaria di secondo grado e quelli di seconda e terza media nelle Regioni rosse possano tornare a scuola già da dicembre, quindi, sembra debba essere accantonata. E i presidenti di Regione sono d’accordo. “Mi sono già confrontato con il direttore dell’Ufficio scolastico regionale. Già da lunedì lavoreremo insieme per rimodulare il calendario scolastico dell’anno in corso e recuperare dalla primavera, cessata l’emergenza, i giorni in presenza che sono stati persi”, ha detto il governatore del Piemonte, che oggi ha firmato l’ordinanza che conferma la Dad per la seconda e terza media fino al 23 dicembre.
“Penso che si aprirà ai primi di gennaio perché la quasi totalità delle regioni preferisce così. La cosa che a me interessa non è qualche settimana in più o in meno. A me interessa che al più presto i nostri ragazzi, gli studenti, tornino a scuola”, ha dichiarato poi il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. >> Tutte le notizie di UrbanPost