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Il ritratto di Serghej Shoigu, il braccio destro di Putin: chi è sua madre e da dove viene

02/03/2022 15:39 - Aggiornamento 16/01/2024 19:49

“La sovranità della Russia è garantita dal suo esercito e dalla sua flotta. Saranno sempre il bastione contro il quale nel corso dei 1.152 anni di esistenza del nostro Stato ha sbattuto la faccia più di un imperatore”. Queste le parole del ministro della Difesa Sergej Shoigu dopo l’invasione della Crimea nel 2014. È lui, il più fedele collaboratori del presidente russo Vladimir Putin. «Il Corriere della Sera», in un articolo poi ripreso da «Libero», ha ricostruito i rapporti che intercorrono tra lo zar e Sergj, svelando alcuni retroscena inediti.

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Ritratto di Serghej Shoigu, il braccio destro di Putin: chi è sua madre e da dove viene

“Il sessantaseienne Sergej non viene da San Pietroburgo, non è mai stato tra le file dei democratici e riformisti, non rappresenta un clan di potere. Potrebbe essere sostituito in qualunque momento e può contare solo sulla benevolenza del numero uno. Del quale applica senza discutere qualunque direttiva”, si legge su «Il Corriere della Sera». Il ministro della Difesa sarebbe uno dei pochi in grado di anticipare i desideri di Putin, anche uno degli intimi disposto a seguirlo. Pur avendo una madre nata in Ucraina, come evidenzia «Libero», non ci ha pensato due volte a organizzare “le esercitazioni pacifiche, non aggressive e sul territorio russo”. Sarebbe stato sempre lui a montare l’accusa contro Kiev della minaccia nucleare. “In Ucraina ci sono più tecnologie, specialisti e capacità produttive che in Iran e nella Corea del Nord”, le parole del responsabile della Difesa.

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Il legame con lo zar russo: tante passioni in comune

Anche Sergej Shoigu è nato e cresciuto nell’Urss. Particolari sul suo passato e il legame con Putin arrivano dal «Corriere della Sera»: oggi ha 66 anni, è nato a Cadan, città della Russia siberiana, è di etnia tuvana, un gruppo etnico di origine turca. Laureato in ingegneria civile presso l’Istituto politecnico di Krasnojarsk; in passato segretario della sezione locale di Abakan del Partito Comunista dell’Unione Sovietica tra il 1988 e il 1989. Nel 1990 il trasferimento a Mosca, dove è stato nominato vice capo del Comitato statale per l’architettura e l’edilizia. A proposito dei rapporti con lo zar si legge: “Con Putin legò subito grazie alla comune passione per la pesca, le cavalcate a torso nudo in Siberia, il bagno nei grandi fiumi. Venne promosso alla Difesa nel 2012 quando Putin tornò alla presidenza dopo la parentesi Medvedev. E da allora non si è più spostato”. Dettagli che fanno capire chi è davvero il braccio destro dello zar. Leggi anche l’articolo —> Guerra Russia-Ucraina, Biden annuncia due nuove misure contro Putin: ecco quali sono

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