Cadrà proprio questa mattina, lunedì 21 dicembre 2020, il solstizio d’inverno che segna l’inizio della stagione più fredda, almeno in senso astronomico. Si tratta del giorno dell’anno in cui il Sole, a mezzogiorno, sale meno rispetto all’orizzonte, caratterizzando – dall’altra parte – la notte più lunga del 2020, che erroneamente si ritiene coincidere (stando anche dei vecchi motti popolari) con quella di Santa Lucia.
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Solstizio d’inverno, oggi 21 dicembre anche la Grande congiunzione tra Giove e Saturno
Il solstizio d’inverno, che in Italia si verificherà alle 11:02, quest’anno si affiancherà ad un altro importante fenomeno astronomico: la Grande congiunzione tra Giove e Saturno. Un evento che non si osservava da circa 400 anni e che, data l’apparente vicinanza dei due pianeti, dà l’impressione di un unico grande astro. Effetto che ha portato a ribattezzare il fenomeno come “Stella di Natale”.
Per quanto riguarda, invece, il solstizio, è un fenomeno che accade due volte l’anno ed è causato dalla diversa inclinazione dell’asse di rotazione della Terra rispetto al piano dell’eclittica (ovvero il piano dell’orbita su cui il nostro pianeta ruota intorno al Sole). Tale differenza causa nel corso dell’anno un moto apparente del Sole nel cielo terrestre, che nel nostro emisfero fa sì che raggiunga il suo punto di elevazione massima rispetto all’orizzonte in corrispondenza del solstizio d’estate (21 o 22 giugno), e quella minima nel solstizio d’inverno (21 o 22 dicembre).
Solstizi e anni bisestili
Nonostante i solstizi ricorrano annualmente con cadenza regolare (il 21 o il 22 di giugno e di dicembre), la data esatta tende a ritardare di circa sei ore ogni anno. È proprio per questo che sono stati pensati gli anni bisestili, che servono a recuperare il ritardo accumulato – 24 ore ogni 4 anni – ed evitare che si crei una sfasatura tra il calendario e le variazioni climatiche stagionali. >> Covid, il bollettino di oggi: 15.104 casi e 352 morti