Vai al contenuto

Media sondaggi Termometro Politico: la Lega tocca un nuovo minimo, è al 21,3%

15/06/2021 12:10 - Aggiornamento 15/06/2021 12:12

Sondaggi oggi la media settimanale realizzata da Termometro Politico certifica quel che dicono tutte le rilevazioni delle ultime settimane. La Lega tocca un nuovo minimo, è al 21,3%. E in alcuni sondaggi il Pd torna davanti al partito di Matteo Salvini. La settimana dal 6 al 12 giugno 2021 mette a confronto le rilevazioni di sette istituti: SWG, la stessa Termometro Politico, Tecnè, Demopolis, Ipsos, Euromedia, EMG. (Continua a leggere dopo la foto)

sondaggi oggi salvini

Sondaggi oggi media Termometro Politico: intenzioni di voto al 15 giugno 2021

Fratelli d’Italia prosegue la propria avanzata, sale al 19,7% sfiorando quel 20% che alcuni istituti già le attribuiscono. In compenso continua a calare la Lega, che raggiunge un nuovo minimo. È ora al 21,3%: era dall’aprile 2018, subito dopo le elezioni politiche, che non scendeva a questi livelli.

Si profila una lotta a tre al vertice, come già mostra Ipsos, che mette, unico istituto, il Pd in testa. In media invece il partito di Letta è al 19,1%, in recupero ma al terzo posto. Continua a calare invece il Movimento 5 Stelle, al 16%. L’effetto Conte pare essersi affievolito. Bene Forza Italia che recupera mezzo punto salendo al 9,4% grazie alle stime molto generose di Ipsos e Tecnè che la vedono sopra il 9%. Tra i partiti più piccoli sale solo l’ex coalizione di LeU, che va al 3,6%, mentre sia Italia Viva che Azione perdono un decimale andando rispettivamente al 2,3% e al 2,8%.

sondaggi oggi media termometro politico 15 giugno 2021

Lo scenario politico

Il calo della Lega e la costante crescita di Fratelli d’Italia sono un dato di fatto ormai consolidato da alcuni mesi. La formula del centrodestra attuale è logora e i malumori si sentono sia sul versante di centro, leggi Forza Italia, sia all’estrema, con Fdi che scalpita per un ruolo più importante, nonostante sia divisa degli alleati storici nel sostegno al governo Draghi. In questi giorni si parla di una possibile federazione del Centrodestra, ma Forza Italia teme che un’ipotetica “fusione a freddo” con la Lega finirebbe per decretare la sua fine.

A sinistra invece, dopo l’annuncio in “pompa magna” della discesa in campo di Conte come leader, la transizione M5S si è arenata sugli scogli di un difficile scontro con Rousseau e Casaleggio. Se non bastasse, l’asse con il Pd che ha retto tutto il periodo del Conte bis senza particolari scossoni, vacilla pericolosamente sulle alleanze per le elezioni amministrative. Da Virginia Raggi a Roma a Torino dove i 5 Stelle non hanno ancora scelto il proprio candidato, si allarga la distanza tra Dem e pentastellati: il lavoro di cucitura sinora svolto da Letta e Conte rischia di andare perso.

Continua a leggere su UrbanPost