Il Partito Democratico e Fratelli d’Italia lottano per aggiudicarsi il primo posto nella classifica dei partiti in Italia. Seguono poi la Lega, che tuttavia continua a perdere consensi, e il Movimento 5 Stelle, stabile attorno al 15% delle preferenze. A dimostrarlo sono gli ultimi sondaggi politici di oggi realizzati da Demos & Pi sulle intenzioni di voto degli italiani.
Ultimi sondaggi politici oggi, le percentuali dei partiti
Ecco le percentuali che, secondo gli ultimi sondaggi di oggi, i partiti raccoglierebbero se i cittadini fossero chiamati alle urne:
- Partito Democratico: 20,8% (+0,1%)
- Fratelli d’Italia: 20,5% (+0,4%)
- Lega: 17,4% (-1,4%)
- Movimento 5 Stelle: 15,6% (-0,4%)
- Forza Italia: 7,6% (-0,3%)
- Azione e +Europa: 4,3% (-0,9%)
- Italia Viva: 2,4% (+0,3%)
- Europa Verde: 2,2% (0,0)
- Italexit: 2,1% (0,0)
- Sinistra Italiana: 2,0% (-0,3%)
- Altri: 5,1% (+1,8%)
Come dimostrano i dati, il Partito Democratico riesce a trattenere in modo stabile il posto sul gradino più alto del podio grazie al suo costante incremento e al 20,8% delle intenzioni di voto. Tuttavia, deve guardarsi le spalle: Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni ha ripreso velocità e questa settimana, con un buon +0,4%, arriva al 20,5% dei consensi. Non si può dire lo stesso della Lega di Matteo Salvini che, al contrario di FdI, perde l’1,4% delle preferenze e si ferma al 17,4% delle intenzioni. Segno negativo anche per il Movimento 5 Stelle, che con lo 0,4% in meno raggiugne il 15,6%. Infine, tra i partiti sopra alla soglia di sbarramento, poi, troviamo Forza Italia di Silvio Berlusconi con il 7,6% (-0,3%) e Azione e +Europa con il 4,3% (-0,9%).
Nell’elenco dei più piccoli, invece, si posizionano Italia Viva (2,4%), Europa Verde (2,2%), Italexit (2,1%), Sinistra Italiana (2%) e altri (5,1%).
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Sondaggi politici oggi, lo scenario
Intanto al governo si continua a discutere di emergenza sanitaria. Nelle prossime settimane, in teoria, l’Italia dovrebbe prendere la strada verso l’uscita dalla pandemia causata dal Covid. E questo si traduce in un progressivo allentamento delle misure anti contagio. Per farlo, però, bisognerà sciogliere alcuni nodi, come quello del prolungamento dello stato di emergenza e la questione del Green Pass. Secondo quanto emerso in questi giorni, il 31 marzo dovrebbe essere la data definitiva per scrivere la parola fine al capitolo emergenziale dopo oltre due anni. Il che significa sciogliere il Comitato tecnico scientifico ed eliminare la struttura commissariale del generale Figliuolo. Non solo: cadranno anche alcune regole come quelle legate allo smart working, alle mascherine e alla mappa colorata delle Regioni.
Per eliminare il Green Pass, invece, nonostante le pressioni dei partiti, probabilmente bisognerà attendere fino all’arrivo dell’estate. >> Tutte le notizie di UrbanPost