Giorgia Meloni sta lottando con le unghie e con i denti per rimanere ancorata al gradino più alto del podio dei partiti. E ci sta riuscendo. Con il suo 22,9%, infatti, primeggia su tutte le altre forze. Subito dietro, poi, a distanza di 1,6 punti percentuali, si posiziona il Partito Democratico, in perenne rincorsa verso Fratelli d’Italia. A dimostrarlo sono gli ultimi sondaggi politici di oggi realizzati dea Swg per La7.
Ultimi sondaggi politici, le percentuali dei partiti oggi
Ecco le percentuali che, secondo gli ultimi sondaggi politici, i partiti raccoglierebbero se i cittadini fossero chiamati al voto:
- Fratelli d’Italia: 22,9%
- Partito Democratico: 21,3%
- Lega: 15,6%
- Movimento 5 Stelle: 12,6%
- Forza Italia: 7,6%
- Azione/+Europa: 5,2%
- Italia Viva: 2,5%
- Verdi: 2,4%
- MDP/Art.1: 2,4%
- Italexit con Paragone: 2,4%
- Sinistra Italiana: 2,3%
- Alternativa: 1%
- Altre liste: 1,8%
- Non si esprime: 37%
Come dimostrano i dati raccolti dagli ultimi sondaggi politici realizzati da Swg, Fratelli d’Italia si tiene stretto il primo posto in classifica con il suo 22,9%. Di fatto, il gruppo di Giorgia Meloni è in crescita da settimane, e sembra non volersi arrestare. Subito dopo troviamo il Partito Democratico di Enrico Letta con il 21,3%, e sul gradino più basso poi la Lega di Matteo Salvini con il 15,6%. Non si può dire infatti che per il Carroccio sia un buon periodo: raramente ha toccato percentuali così basse. Lo stesso vale per il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte che, a oggi, sembra proprio non convivere gli elettori e infatti si blocca al 12,6% delle intenzioni di voto. Sopra la soglia di sbarramento, poi, troviamo Forza Italia di Silvio Berlusconi con il suo 7,6% e la federazione composta da +Europa e Azione, con il 5,2% dei consensi.
Tra i partiti più piccoli, infine, si posiziona Italia Viva di Matteo Renzi (2,5%), Verdi (2,4%), MDP/Art.1 (2,4%), Italexit con Paragone (2,4%), Sinistra Italiana (2,3%), Alternativa (1%), Altre liste (1,8%). Ampia la platea di chi preferisce non esprimersi: 37%.
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Sondaggi politici, lo scenario di oggi
Intanto continuano le discussioni all’interno della maggioranza. La possibilità di una forte recessione è vicina, per quanto i partiti vogliano nascondersi dietro un dito. A non farsi vedere particolarmente preoccupato è anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, convinto che la spinta e la crescita avvenuta nel 2021 possano trainare anche quella del 2022. Non tutti, però, credono in questa teoria, e lo spettro di un’altra, l’ennesima, forte crisi è reale.
Contemporaneamente, poi, proseguono i dibattiti attorno alla guerra in Ucraina e all’invio delle armi. A riguardo il Premier Draghi sembra essere in seria difficoltà, perché di fatto la questione è anche (e soprattutto) politica. Da una parte, quindi, c’è Joe Biden che chiede all’Italia di emanciparsi il più possibile dal gas russo. Dall’altra ci sono le necessità impellenti, e i partiti che domandano di bloccare l’invio delle armi. Nel mezzo, infine, c’è Draghi, palesemente in difficoltà. Di questo passo non è difficile pensare a una prematura caduta del governo… Esattamente come da tradizione italiana. >> Tutte le notizie di UrbanPost