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Stato di emergenza, Draghi verso la proroga: l’altolà di Salvini non lo spaventa

16/06/2021 19:35 - Aggiornamento 16/06/2021 19:46

Draghi e la proroga dello stato d’emergenza – Mercoledì 16 giugno 2021. Il premier sarebbe (il condizionale è d’obbligo in questi casi) orientato a prolungare la scadenza a fine anno. È quanto scrive “Il Messaggero”, che sottolinea che Super Mario (nomignolo sgradito all’ex numero uno della Bce, ma caro ai giornalisti) non sembrerebbe affatto intenzionato a privarsi di quei poteri straordinari utili a far fronte all’emergenza Covid e a dare gas alla campagna vaccinale. “Fonti autorevoli vicine a Draghi” danno per “certa”, anzi “certissima” la notizia. E ci sarebbe già una data: il 31 dicembre 2021.

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Stato di emergenza, Draghi verso la proroga: l’altolà di Salvini non lo spaventa

Anche il presidente del Consiglio Draghi si lascia guidare dalla prudenza. Proprio come il suo predecessore, il premier non vorrebbe rinunciare a strumenti preziosi, come i dpcm, nel caso di quadro epidemiologico in peggioramento. Ad incidere senza dubbio le varianti, la situazione allarmante in Inghilterra e il caos AstraZeneca che avrebbero spinto il premier a muoversi con cautela. Tra le sue preoccupazioni garantire il ritorno a scuola in presenza. Per questo Draghi sarebbe ad un passo dal firmare la proroga. Secondo quanto riporta “La Repubblica”, questi starebbe già lavorando ad un documento da formalizzare prima del 31 luglio. Il piano del premier dovrà essere discusso prima al Consiglio dei ministri. E risulta già sgradito a molti. Come scrive “Il Giornale”: “Non è affatto da escludere che le forze di governo del centrodestra (Forza Italia e Lega) daranno parere contrario e saliranno sulle barricate per contrastare la proroga”. Leggi anche l’articolo —> Covid, probabile la proroga dello stato di emergenza a fine 2021

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Sul piede di guerra anche Giorgia Meloni: «Il nostro ordinamento è in grado di gestire la pandemia con i poteri e gli strumenti ordinari di cui già dispone»

Matteo Salvini ha già fatto capire il suo disappunto: «Non ne abbiamo ancora parlato con il presidente Draghi, lo farò il prima possibile e non ritengo che ci siano presupposti per trascinare per altri mesi uno stato d’emergenza che ad oggi, fortunatamente, non c’è. Penso che sarebbe un bel messaggio positivo, rassicurante e confortante dire ‘il peggio è passato’. Guardiamo con prudenza il futuro ma il peggio è passato. Il peggio è alle spalle, lo stato di emergenza non c’è nei fatti. Bisogna accelerare sul ritorno alla normalità», ha detto il leader della Lega. Come lui, Giorgia Meloni, che sui social ha definito l’ipotesi «folle»: «Il 2021 deve essere l’anno del ritorno alla normalità. Il nostro ordinamento è in grado di gestire la pandemia con i poteri e gli strumenti ordinari di cui già dispone, nel rispetto della Costituzione e delle prerogative del Parlamento». Contro la linea del rigore a sorpresa anche il ministro della Salute Roberto Speranza, il quale a “La Stampa” ha detto: «Sarebbe bello chiudere con lo stato di emergenza, dare un segnale positivo al Paese. Se così fosse, però, dovremmo individuare una strada normativa per prolungare l’ attività del Comitato tecnico-scientifico e della struttura del commissario Figliuolo». 

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Stato di emergenza, Draghi orientato a prolungare la scadenza: ci sarebbe già una data

Dello stesso avviso del premier Draghi Maria Stella Gelmini, la ministra delle Autonomie: «Tutti vorremmo evitare lo Stato di Emergenza, come italiana auspico che se ne possa fare a meno quanto prima, ma dall’altro lato non possiamo correre rischi. La valutazione sulla proroga la farà il Governo con il supporto dei tecnici e del Cts. Non si deve abusare della proroga perché sono poteri speciali utlizzati solo dove strettamente necessario, ma la variante Delta non deve essere sottovalutata. Errore che il Governo non farà». Come pure il ministro Boccia, responsabile degli Enti locali della Segreteria nazionale: «Lo stato di emergenza sarà prorogato fino a quando il Covid-19 non sarà sconfitto definitivamente. È da ipocriti pensare di cancellarlo proprio in questa fase. A chi ancora utilizza lo stato di emergenza come arma politica, voglio ricordare che serve per le procedure amministrative delle Regioni e dello stesso Commissario all’emergenza». Leggi anche l’articolo —> Dopo il G7 Grillo ribadisce la sua difesa nei confronti della Cina