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Stato d’emergenza prorogato fino al 31 dicembre: l’opposizione protesta dopo l’annuncio di Conte

11/07/2020 10:01 - Aggiornamento 11/07/2020 10:25

Il premier Giuseppe Conte proroga lo stato d’emergenza dovuto al covid-19 fino al 31 dicembre 2020. Il 31 luglio 2020 avrebbe dovuto segnare la fine dello stato di emergenza, ma i nuovi focolai e la paura per una seconda ondata rischiano di far slittare tutto. Si riaccendono i malumori dell’opposizione, Salvini protesta in prima linea: «La libertà non si cancella per decreto». Nulla è ancora certo, ma la possibilità che venga prorogata la fine dello stato di emergenza è più possibile di quanto si pensa.

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conte proroga stato d'emergenza

Conte, proroga stato d’emergenza

Cosa vuol dire nella pratica prorogare lo stato d’emergenza? Lo stato d’emergenza attribuisce al governo e alla Protezione civile dei “poteri straordinari” o “speciali”. Ad esempio in questa situazione Giuseppe Conte ha potuto emanare una serie di decreti, i famosi Dpcm, che hanno riguardato il potenziamento del sistema sanitario, ma anche le libertà personali, come il distanziamento sociale. Con la proroga Palazzo Chigi potrebbe far ricorso a nuovi Dpcm (strumenti legislativi che non hanno bisogno di passare dal varo delle Camere, al contrario dei decreti). Mentre con lo stato d’emergenza la Protezione civile manterrà un ruolo centrale, soprattutto in vista della riapertura delle scuole.

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La risposta dell’opposizione

La prospettiva del prolungamento spacca il centrodestra. Matteo Salvini protesta: “Allungarlo? No grazie. Gli Italiani hanno dimostrato buon senso, meritano fiducia e rispetto, adesso vogliono vivere, lavorare, amare. Con tutte le attenzioni possibili, la libertà non si cancella per decreto”.

Una necessità condivisibile – scrive su Twitter la deputata Deborah Bergamini di Forza Italia – Ciò che non permetteremo è che a questa proroga corrisponda un’ulteriore esclusione del Parlamento dalle decisioni vitali per il Paese”. La capogruppo del partito al Senato, Annamaria Bernini, dice “basta alla logica dei pieni poteri al premier”. E Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato: “Un uomo solo al comando che si sente un monarca più che un presidente del Consiglio, tra l’altro non eletto dai cittadini italiani. Le Camere devono conoscere le intenzioni del governo“.

Nonostante tutto Conte ci tiene a sottolineare il fatto che nulla è stato ancora deciso. Si tratta di una possibilità, non di una certezza. Dal Palazzo Chigi arriva anche una nota con una precisazione: “Se si procedesse in questa direzione, l’intenzione del presidente Conte sarebbe comunque quella di passare per il Parlamento“. >> Tutte le notizie sul Coronavirus