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Stefania Craxi: «Tra Pd e grillini patto scellerato. Vitalizi? Sono a garanzia degli elettori»

16/09/2020 17:55 - Aggiornamento 16/09/2020 18:00

Su “Il Riformista” l’intervista di Umberto De Giovannangeli a Stefania Craxi, senatrice dal 2018, già sottosegretario agli Esteri e presidente onorario della Fondazione Craxi, dedicata al padre Bettino. La politica milanese ha espresso la sua posizione sul referendum per il taglio dei parlamentari, non tacendo una certa indignazione per la mancanza di trasparenza dei partiti: «Dopo tanti pentimenti e le contraddizioni in corso d’opera vedo ancora molte ambiguità. Sono rimasta basita dal mutare delle posizioni di molti parlamentari, addirittura nei 5Stelle! Mi sembra la classica reazione di chi vuol chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati. E non da oggi».

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Stefania Craxi

Stefania Craxi: «Tra Pd e grillini patto scellerato. Vitalizi? Sono a garanzia degli elettori»

La senatrice di Forza Italia all’inizio dell’intervista ha rimarcato: «È dal ’93 che è in atto un attacco contro la politica, la rappresentanza. Dico dal ’93, quando il Parlamento votò sotto ricatto la modifica dell’articolo 68 sull’immunità, cedendo sotto le pressioni della magistratura e dei grandi giornali non a caso appartenenti a un certo mondo economico-finanziario. In questi ventisette anni nessuno ha avuto la forza e la volontà di contrastare questo disegno. Non vedo come oggi, a ridosso di questa ennesima deformazione della Costituzione, che i cittadini sono chiamati a votare, la politica possa avere la forza ma anche la credibilità per reagire».

Stefania Craxi

«Il sì al referendum del Partito Democratico? La trovo una cosa ridicola se non fosse drammatica»

Sul partito democratico che si è detto a favore del sì al referendum la politica ha dichiarato: «La trovo una cosa ridicola se non fosse drammatica. Il Pd è un partito che in questi anni ha chiamato il suo popolo in piazza con lo slogan “la Costituzione non si tocca”. La “Costituzione più bella del mondo”. E poi è stata la forza politica che in questi anni l’ha toccata troppo, troppo spesso e malamente. Siamo ancora oggi a fronteggiare il conflitto che si è aperto, anche in questo periodo di Covid, tra le Regioni e lo Stato centrale, con quella pessima riforma dell’articolo V che fu fatta da una maggioranza di centrosinistra. Penso che la Costituzione debba essere aggiornata in profondità. Serve una visione, un piano organico, una “grande riforma”, quella stessa che Craxi invocava dal ’79».

E ancora: «Si stanno progressivamente smantellando le garanzie, gli equilibri. Si taglia la rappresentanza. Io non sto qui a ribadire le tante ragioni del No che tanti altri colleghi hanno in questi giorni raffermato, ma non v’è dubbio che il taglio dei parlamentari è parte di un processo di delegittimazione della democrazia rappresentativa che parte dalla demolizione dei partiti e della politica e oggi investe le istituzioni. (…) Tornando al Pd, è assurdo pensare che basti una riforma elettorale per risolvere il problema. I partiti non hanno neanche organi collegiali di vero confronto. Altro che “pacta sunt servanda”! Quello del Pd con il M5S è un “pactum sceleris”!». 

Stefania Craxi

Stefania Craxi sul referendum: «La democrazia diretta non esiste. È l’anticamera di forme autoritarie e illiberali»

La formula «uno vale uno» non convince affatto Stefania Craxi: «Democrazia e rappresentanza non si scindono. La democrazia diretta non esiste. È l’anticamera di forme autoritarie e illiberali. Sono in atto operazioni funzionali a delegittimare la politica e metterla agli ordini di poteri terzi e non democratici. Altro che trasparenza!», ha affermato la politica. «Negli anni ’90 hanno distrutto il sistema politico, e adesso stanno distruggendo quel che nel frattempo è rimasto delle istituzioni. Ormai il Parlamento è ridotto al simulacro di se stesso, costretto a votare decreti leggi preconfezionati, fiducie sugli stessi decreti legge, con l’iniziativa parlamentare ridotta praticamente a zero, senza che ciò abbia rafforzato minimamente l’azione degli esecutivi sempre più deboli anche sotto il profilo della legittimità democratica», ha sottolineato la senatrice.

Impopolari le dichiarazioni della 59enne sui vitalizi«Non sono a garanzia del parlamentare, perché in quel momento non è la persona che conta ma è l’istituzione che va difesa e resa libera e autonoma. E i vitalizi sono a garanzia degli elettori…», ha sottolineato la politica. «I vitalizi erano a garanzia degli elettori perché il parlamentare, nell’espletamento della sua funzione, deve essere libero, prima, durante e dopo. Il vitalizio serviva a questo, senza contare era stato concepito in un mondo in cui la “politica” era un percorso di vita, non un’avventura», ha concluso la figlia di Craxi. Leggi anche —> Referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari: le ragioni del No