In Louisiana una ragazza uccisa in diretta: la 15enne è stata pugnalata a morte in un Walmart durante un litigio con 4 ragazze più giovani. Le autorità affermano di aver raccolto molte prove sui responsabili visto che l’omicidio è stato pubblicato sui social media. Lo sceriffo Tony Mancuso ha affermato: «E’ inquietante vedere ragazze di 12, 13, 14 e 15 anni comportarsi in questo modo e noi come società non possiamo tollerarlo».
>> Orrore nel Casertano, 22enne con deficit cognitivo chiusa in casa, violentata e filmata
Louisiana: ragazza uccisa in diretta
La polizia della Louisiana afferma che una ragazza di 15 anni è stata pugnalata a morte in un negozio di alimentari. Il tutto durante una presunta lite con altre quattro ragazze, tutte più giovani di lei. L’incidente è avvenuto intorno alle 19:30 di Sabato 23 Gennaio 2021 in un Walmart a Lake Charles, in Louisiana. La vittima è una ragazza di 15 anni e altre quattro donne sono di età compresa tra i 12 e i 14 anni. Il Calcasieu Parish Sheriff’s Office (CPSO) dichiara che la causa e il motivo dell’alterco sono attualmente sconosciuti. Le autorità confermano però che, durante l’incidente, la ragazza di 15 anni accoltellata è stata successivamente trasportata in un ospedale della zona dove è poi deceduta.
Lo sceriffo della parrocchia di Calcasieu Tony Mancuso in una conferenza stampa domenica sera ha affermato: «Nel caso di ieri sera, hanno rubato i coltelli dal negozio in cui si trovavano. È davvero straziante quando dobbiamo entrare e raccogliere i pezzi perché così tante famiglie sono danneggiate dopo questo».
Tony Mancuso: «Noi come società non possiamo tollerarlo»
Lo Sceriffo aggiunge dichiarando: «L’intero caso si è svolto davanti a noi attraverso Facebook e Instagram in diretta. Abbiamo il video di tutto ciò che è accaduto ed è molto inquietante. L’intero omicidio si è svolto sui [social media] quindi, ancora una volta, non sembrava esserci alcun rimorso. E’ inquietante vedere ragazze di 12, 13, 14 e 15 anni comportarsi in questo modo. Noi come società non possiamo tollerarlo. Non possiamo lasciare che questa piaga si impadronisca della nostra comunità». L’ufficio di Mancuso comunica inoltre che le quattro ragazzine sono ora al centro di detenzione minorile con l’accusa di omicidio di secondo grado. Le altre invece, secondo grado omicidio. L’indagine è attualmente in corso e Mancuso ha indicato che potrebbero esserci altri arresti coinvolti nel caso.
Infine aggiunge: «Questo è il terzo omicidio in sei mesi che abbiamo avuto e che ha coinvolto giovani di età compresa tra gli 11 ei 16 anni. Questo è solo un problema che stiamo avendo con i bambini che hanno accesso alle armi». >> tutte le news di Urbanpost