Si va verso il Super Green Pass. «Sono ore molto delicate, stiamo valutando le scelte da compiere», le parole lapidarie del ministro della Salute Roberto Speranza. Per domani è fissata la cabina di regia, a cui seguirà il Cdm, ma si è tenuto ieri il vertice con le Regioni, che chiedono che i provvedimenti restrittivi vengano applicati ai soli no vax. Per ottenere il certificato verde rinforzato si dovrà essere vaccinati oppure guariti dal Covid-19. Il tampone basterà soltanto per recarsi al lavoro o per i viaggi. Ridotta poi la durata del Super Green Pass: si passa da 12 a 9 mesi. Una scelta questa precauzionale, che tiene conto dell’opinione degli esperti: diversi studi hanno dimostrato che allo scadere dei sei mesi il vaccino perde di efficacia (dal 95% all’82%).
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Si va verso il Super Green Pass, quando il decreto: cosa sarà vietato ai non vaccinati
Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia, al vertice della conferenza delle Regioni, è soddisfatto della riunione con il Governo sulle nuove misure anti-Covid. «Mi pare che la nostra proposta di differenziare le misure restrittive in relazione alla vaccinazione sia stata ascoltata con attenzione» sottolinea in un’intervista al «Corriere della Sera». «Ricordate le zone colorate? Un’ipotesi è quella che i provvedimenti restrittivi non si applichino a chi si è sottoposto alla vaccinazione. A questi sarà garantita la possibilità di continuare a svolgere le attività altrimenti vietate». Per Fedriga il Super Green Pass è «un’ipotesi plausibile, e chiarisco meglio. Con il tampone sarà consentito solo andare al lavoro. Per svolgere le attività vietate nella specifica zona, bisognerà essere o vaccinati o guariti». Sull’anticipo della terza dose dopo 5 mesi, invece, il via libera c’è già. «Per noi è uno degli aspetti più importanti. Su questo fronte bisogna accelerare e insieme lanciare una imponente campagna informativa. E aggiungo, che bisogna eliminare ogni limite di età per sottoporsi alla terza dose», ha rimarcato il governatore. Quest’ultimo ha sottolineato che non si hanno alternative se non si vuole tornare allo scenario di un anno fa. Fedriga ha spiegato infine che «tutte le posizioni sono concordate con Matteo Salvini».
Le nuove regole: ecco come funziona
Il governo Draghi, ad ogni modo, deciderà domani le nuove restrizioni anti Covid, che serviranno per bloccare la risalita dei contagi e l’avanzare della quarta ondata. Il decreto potrebbe essere introdotto da dicembre, proprio per “salvare” le vacanze di Natale. Non è ancora chiaro se la stretta per i No vax possa scattare in zona gialla. Alcuni governatori, come il presidente della Campania Vincenzo De Luca, vorrebbero una linea dura già dalla fascia bianca. La pensano così anche i presidenti di Lombardia, Liguria, Toscana e Calabria. Ed è questa un’ipotesi gradita anche al ministro Speranza. In sostanza chi non è vaccinato (o guarito) non potrà entrare nei bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri, palestre. I no vax però potranno continuare ad andare al lavoro, effettuando un test, come succede già adesso. Come spiega «Fanpage» però “è probabile la validità del tampone molecolare venga però ridotta da 72 a 48 ore, mentre la durata del test antigenico potrebbe passare da 48 a 24 ore, oppure potrebbe essere soppresso del tutto”. Si vorrebbe anche potenziare l’uso del certificato verde sui mezzi pubblici anche se resta il problema dei controlli. Il ministro Brunetta vorrebbe introdurre il Green pass obbligatorio non solo per i dipendenti della Pa, ma anche per l’utenza. Si sta valutando infine la possibilità di deliberare l’obbligo vaccinale per alcune categorie: medici, docenti e forze dell’ordine. Leggi anche l’articolo —> Super Green Pass: si discute nuovo parametro per evitare la zona gialla