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Taglio vitalizi annullato, cosa è successo davvero al Senato: «La casta si tiene il malloppo»

26/06/2020 09:18 - Aggiornamento 26/06/2020 09:31

«La Commissione Contenziosa del Senato ha appena annullato la delibera dell’Ufficio di presidenza che aveva deciso il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari». Così riferisce all’ANSA Maurizio Paniz, ex deputato e avvocato, che ha difeso la maggior parte degli ex senatori che hanno presentato ricorso. Si tratta di un primo grado di giudizio amministrativo interno che può essere appellato, ma tutto ora è in mano alla Casellati, che è stata eletta presidente a Palazzo Madama con i voti del M5S. In realtà, come ricorda il giornalista di ‘Repubblica’ Sebastiano Messina i vitalizi veri e propri sono stati aboliti nel 2012 (l’anno prima che i grillini entrassero in Parlamento); la disputa riguardava invece la retroattività dei tagli (fino all’80 per cento) ai vitalizi degli ex parlamentari, tra i quali più di 200 ottuagenari, che ne avevano diritto quando lasciarono la carica.

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Taglio vitalizi annullato, cosa è successo davvero al Senato: «La casta si tiene il malloppo»

La commissione, come si legge nel documento approvato, “accoglie parzialmente i ricorsi esaminati e per l’effetto annulla le disposizioni della deliberazione del Consiglio di presidenza del Senato della Repubblica numero 6 del 16 ottobre 2018 nella parte in cui prevedono una totale rimozione dei provvedimenti di liquidazione a suo tempo legittimamente adottati e impongono una nuova liquidazione che introduce criteri totalmente diversi”. Annullata la delibera anche nella parte in cui si “prevedono il ricalcolo del’ammontare degli importi mediante la moltiplicazione del montante contributivo individuale per il coefficiente relativo all’età anagrafica del senatore alla data della decorrenza dell’assegno vitalizio o del trattamento previdenziale pro rata, anziché alla data dell’entrata in vigore” del taglio dei vitalizi.

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Perché il Senato ha annullato la delibera sul taglio dei vitalizi

A spiegare bene cosa è successo l’avvocato Maurizio Paniz che ha affidato le sue parole all’Ansa: «La delibera è stata annullata perché ritenuta ingiustificata a fronte della giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale e del diritto dell’Unione europea, in base alla quale di fronte a una situazione consolidata gli interventi di riduzione degli importi devono rispondere a cinque requisiti, nessuno dei quali era stato rispettato dalla delibera. In primo luogo non deve essere retroattivo, mentre questo taglio lo era; poi non deve avere effetti perenni, come invece li aveva la delibera; in terzo luogo non deve riguardare una sola categoria ma deve essere ‘erga omnes”, mentre qui si colpivano solo gli ex parlamentari; in quarto deve essere ragionevole, mentre questo taglio raggiungeva l’8% degli importi; infine deve indicare dove vanno a finire i risparmi che non possono finire nel grande calderone del risparmio, e anche su questo punto la delibera era carente». Il legale ha aggiunto: «È stata una soddisfazione professionale, ma anche sul piano dei rapporti personali che ho intrattenuto con centinaia di ex senatori che ho assistito. È un risultato che mi ripaga dell’impegno e degli insulti e minacce ricevuti. Io non ho difeso un privilegio ma un diritto, e in uno Stato di diritto questa è una vittoria di tutti».

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Di Maio: «Senza parole. Chi pensa di gioire allora non ha capito nulla»

Chi ha manifestato il proprio malcontento il Movimento 5 stelle: «La commissione contenziosa del Senato ha annullato la delibera sull’abolizione dei vitalizi. Ma davvero c’è ancora qualcuno che pensa ai vitalizi nonostante un’emergenza di questa portata? Senza parole. Chi pensa di gioire allora non ha capito nulla. Se ci sono interessi da tutelare sono solo quelli dei cittadini italiani che hanno sofferto per mesi gli effetti di questa pandemia. Abbiamo già abolito i vitalizi e non abbiamo alcuna intenzione di ripristinarli», così sui social si è espresso il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Altrettanto dure le dichiarazioni del capo politico dei grillini Vito Crimi: «La Commissione Contenziosa del Senato ha appena annullato la delibera sul taglio dei vitalizi agli ex parlamentari. Ci provavano da mesi: lo hanno fatto di notte, di nascosto. È uno schiaffo a un Paese che soffre. La casta si tiene il malloppo, noi non molleremo mai per ripristinare lo stato di diritto e il principio di uguaglianza. Chi dobbiamo ringraziare per questa operazione, la presidenza del Senato?». Una decisione che però ha suscitato clamore in tutto il mondo politico italiano: «Sui vitalizi una scelta insostenibile e sbagliata. La cassa integrazione è in ritardo e si rimettono i vitalizi. Non è la nostra Italia», ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti. «A volte ritornano. Il mondo aspettava che l’italia tornasse ad accapigliarsi sui vitalizi», ha sottolineato Paolo Gentiloni, commissario Ue.

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Taglio dei vitalizi: chi ha votato contro e chi a favore

Ma cosa è successo nel concreto? Al Senato annullato il taglio dei vitalizi, così Palazzo Madama dovrà pure restituire quanto tagliato dall’ottobre 2018 ad oggi. Il voto è arrivato alla Commissione Contenziosa del Senato: su cinque componenti, tre hanno votato a favore (sarebbero il presidente della commissione Giacomo Caliendo, e due membri tecnici: i professori Gianni Ballarani e Giuseppe Della Torre) e due si sono detti contrari, e sono entrambi della Lega: Simone Pillon e Alessandra Riccardi, ex M5s da poco passata al gruppo di Matteo Salvini. leggi anche l’articolo —> Rocco Casalino, parla l’amico ex GF: “Non è facile vivere con l’etichetta. Rocco merita il suo lavoro”