Telegram oscura i No Vax, disposta la chiusura dei canali della propaganda “Basta dittatura”. “Questo canale non può essere visualizzato perché ha violato i termini di servizio di Telegram”. Questo il messaggio che appare, da qualche ora, a chi cerca di entrare alla chat No Vax che coordinava molte delle azioni promosse per protestare contro l’obbligo del Green Pass in tutt’Italia. Manifestazioni di boicottaggio di ristoranti e dei bar che chiedono la carta vaccinale per l’ingresso. La procura di Torino aveva domandato l’oscuramento del canale, chiedendo una collaborazione diretta con gli amministratori di Telegram, che ha sede a Dubai.
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Telegram oscura “Basta dittatura”, il canale di propaganda dei No-Vax
“Questo gruppo incita alla violenza contro i medici che si occupano di vaccinazioni. Hanno pubblicato i nomi di specifici medici chiedendone il linciaggio. Tutto questo è contrario alla politica di Telegram. Prima di bloccarlo avevamo avvisato i moderatori del canale di fermare queste violazioni ma non lo hanno fatto”. Così si legge nel messaggio con cui Telegram ha giustificato la decisione di chiudere il canale “Basta dittatura”, che rilanciava le iniziative di un gruppo di No vax. I reati ipotizzati dalla Procura di Torino erano istigazione a delinquere e violazione della privacy dopo la divulgazione di numeri di telefono e indirizzi di politici, giornalisti e virologi. La stessa pm che si sta occupando del caso, Valentina Sellaroli, era finita nel mirino dei No Green Pass. Sul canale alcuni avevano diffuso i suoi dati personali. Si invitava i partecipanti alla chat ad inondare la casella di posta elettronica del tribunale di massaggi intimidatori.
Contava oltre 40mila iscritti
Come riporta sempre «Repubblica», tra i primi a dare la notizia, sempre questa notte è stata oscurata anche la pagina “Basta Dittatura Chat”, caratterizzata da oltre 7mila utenti. Il canale “Basta dittatura”, secondo quanto riferisce “TgCom24”, aveva superato i 40mila iscritti ed era diventato uno dei principali canali di informazione dei no Vax e no Green Pass in Italia. Leggi anche l’articolo —> Pfizer-BioNTech: “Vaccino sicuro sui bambini tra 5 e 11 anni”, perplessità da Roberto Burioni