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Terremoto di oggi in Croazia, la situazione: danni ingenti, morti e feriti

29/12/2020 15:55 - Aggiornamento 29/12/2020 16:00

Sarebbero almeno tre le vittime del forte terremoto verificatosi oggi, 29 dicembre 2020, attorno alle 12:20 con epicentro a Petrinja, in Croazia, circa 50 km a sudest di Zagabria. Una delle vittime sarebbe un bambino, come riporta il sito web dell’emittente croata 24 Sata.

Terremoto di oggi in Croazia: la prima vittima accertata è un bambino

C’è almeno una vittima nel devastante terremoto che ha colpito oggi il centro della Croazia. Il sindaco di Petrinja, la città epicentro del sisma, ha dato notizia della morte di un bambino. All’emittente 24 Sata, il sindaco Darinko Dumbovic ha anche riferito che metà della città è distrutta. “E’ terribile – ha detto – ci sono morti e feriti, abbiamo visto un bambino morto in una piazza, il centro di Petrinja è distrutto. E’ un disastro”.

La forte scossa di terremoto che ha colpito la Croazia ha provocato seri danni anche nella capitale Zagabria. La sede del ministero della Difesa è tra gli edifici che hanno subito i maggiori danni. Il sisma è stato avvertito molto forte anche nella vicina Slovenia. L’impianto nucleare di Krsko è stato chiuso per precauzione. Lo riferiscono i media sloveni, precisando che l’arresto è stato effettuato grazie al funzionamento automatico della protezione della turbina. A una prima ispezione non si sono registrati danni all’impianto.

Quella di Krsko è l’unica centrale nucleare della Slovenia e si trova a circa cento chilometri a est dalla capitale Lubiana. L’impianto fornisce circa il 20 per cento del fabbisogno di elettricità della Slovenia e il 15 per cento di quello della Croazia.

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Petrinja, la città distrutta dal terremoto oggi in Croazia

Si trova nella Croazia centrale, nella storica regione di Banovina vicino a Sisak, la città di Petrinja, distrutta dal terremoto di magnitudo 6,3 che ha registrato il suo epicentro a una profondità di dieci chilometri. Conta 13.801 abitanti,23.413 se si considera l’area metropolitana. Dista circa 50 chilometri dalla capitale croata Zagabria. A ovest di Petrinja si trova Petrova gora (la montagna di Pietro), luogo della battaglia vicino al monte Gvozd tra il re croato Petar Svacic e Colomanno d’Ungheria.

Il suo nome deriva dal latino petrus in quanto fonti storiche indicano che in epoca romana Petrinja e l’area di Zrinska Gora fossero molto ricche di pietre. La prima traccia scritta di Petrinja come insediamento abitato risale al 1240 e riguarda i benefici concessi ai suoi abitanti dal duca di Slavonia Koloman.

Nel periodo compreso tra settembre 1991 e maggio 1995, durante la guerra in Croazia, in molti furono esiliati da Petrinja e la città ha subito una gravissima distruzione. Molti monumenti sono stati eretti in memoria degli eroi di guerra croati e delle vittime della guerra. Nella piazza centrale si trova una statua del politico croato Stjepan Radic assassinato nel 1928.

Nel ricostruire e ricostruire la loro città, gli abitanti di Petrinja hanno tenuto in grande considerazione la tradizione urbana della città mantenendo vive le antiche usanze, celebrando le festività cattoliche e organizzando numerosi eventi culturali, sociali e sportivi. >> Le breaking news