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Terza ondata Covid, a Roma un caso di variante brasiliana: vertice tra Draghi, il Cts e i ministri

24/02/2021 08:46 - Aggiornamento 24/02/2021 08:50

Terza ondata Covid – Mercoledì 24 febbraio 2021. Ad un anno dalla prima violenta ondata di Coronavirus, l’Italia rischia la catastrofe con la terza, resa ancora più insidiosa dalle varianti. Non pochi comuni nelle ultime ore sono stati trasformati in zone rose. Sul fronte vaccini l’Iss ha spiegato che prolungare i tempi fra la prima e la seconda dose AstraZeneca conduce ad una maggiore copertura. In tarda serata il vertice tra il premier Draghi, il Cts e i ministri per studiare una nuova strategia in vista della scadenza del Dpcm.

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Terza ondata Covid, a Roma un caso di variante brasiliana: vertice tra Draghi, il Cts e i ministri

Massima prudenza nella gestione dell’emergenza Coronavirus. Questa la linea del Comitato tecnico scientifico al termine della riunione con il premier Mario Draghi e alcuni ministri del governo. L’incontro di ieri è servito a fare il punto della situazione su dati e numeri, tuttavia non si è parlato del tema delle riaperture, su cui sta facendo pressione, tra i tanti, il leghista Matteo Salvini. «Venerdì ci sarà una nuova fotografia della situazione e poi vedremo», ha detto il coordinatore del Cts Agostino Miozzo all’“Adnkronos”, lasciando la sede del governo. «Abbiamo rappresentato al presidente Draghi i dati e i numeri. Dal punto di vista scientifico noi siamo prudenti». Nessuna indiscrezione su Draghi: è aperturista o rigorista? «Ascolta e ci ha ascoltati con attenzione», ha rimarcato sempre Miozzo. Mercoledì il ministro della Salute Speranza farà comunicazioni in aula alla Camera sulle nuove misure per contrastare la pandemia. Non sarà affatto facile cercare definire un dpcm che risponda all’andamento della pandemia, dia ascolto agli esperti e non “scontenti” al contempo i partiti che sostengono Draghi.

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La situazione drammatica della Lombardia

Le varianti Covid fanno paura: da Milano il presidente Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza per istituire nella provincia di Brescia e in alcuni comuni della Bergamasca e di Cremona una zona arancione rafforzata. Il governatore ha disposto la chiusura delle scuole d’infanzia, elementari e medie, il divieto di recarsi nelle seconde case, l’utilizzo dello smart working, dove possibile e la chiusura della attività in presenza. Una stretta, ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità, Letizia Moratti, resa necessaria dall’ultima accelerazione del Covid, “con l’aggravante delle varianti che nell’area sono presenti al 39% del totale dei casi”. Guido Bertolaso ha fatto sapere che “la provincia ha un numero di nuovi casi doppio rispetto alle altre province lombarde. Siamo di fronte alla terza ondata della pandemia e va aggredita immediatamente”. Zona rossa, invece, per Torrice (Frosinone), per San Cipirello e San Giuseppe Jato, (Palermo). Oltre alla variante inglese desta preoccupazione quella brasiliana: i medici hanno scoperto un caso in una scuola a Roma. Leggi anche —> Covid, il bollettino di oggi: 13.314 nuovi casi e 356 morti, quasi 13 mila i guariti

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