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«The Economist» incorona l’Italia (e le scelte politiche di Draghi): “È il paese dell’anno 2021”

16/12/2021 16:55 - Aggiornamento 16/12/2021 17:23

L’Italia è il Paese dell’anno 2021 per «The Economist». Un riconoscimento che arriva da una delle riviste più popolari. Il noto magazine britannico ha deciso di assegnare il “premio” al nostro Paese per la sua politica: l’Italia con “Mario Draghi ha acquisito un premier competente e rispettato a livello internazionale”. L’ex numero uno dell’Eurotower, dopo gli elogi del «New York Times» e del «Financial Times», incassa anche quelli del settimanale di informazione, che dal lontano 1843 segue il commercio internazionale, la tecnologia e le dinamiche sociali dei vari stati del globo.

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«The Economist» incorona l’Italia (e le politiche di Draghi): “È il paese dell’anno 2021”

“Abbiamo spesso criticato l’Italia”, ma “quest’anno l’Italia è cambiata”, si legge nell’articolo uscito su «The Economist». Per una volta, “un’ampia maggioranza dei suoi politici ha seppellito le proprie divergenze per sostenere un programma di profonda riforma che dovrebbe significare che l’Italia ottiene i fondi a cui ha diritto nell’ambito del piano di ripresa post pandemia dell’Ue”, c’è scritto nel pezzo rilanciato sui social dalla portavoce di Mario Draghi, Paola Ansuini, che in questi mesi ha fatto un lavoro straordinario. A condividere l’articolo anche «La Repubblica», che ne ha ripubblicato alcune parti. “Il tasso di vaccinazione contro il Covid in Italia è tra i più elevati d’Europa. E dopo un 2020 difficile, la sua economia si sta riprendendo più rapidamente di quelle di Francia o Germania”, riferisce «The Economist». “C’è il pericolo che questa insolita esplosione di governance sensata possa subire un’inversione”, osserva la rivista britannica, riferendosi alla possibilità che Draghi passi al Colle e succeda al capo di Stato Sergio Mattarella oggi in visita di congedo da Papa Francesco. Si tratterebbe di “un incarico più cerimoniale”, questo è fuori discussione.

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“Oggi è un posto migliore di quanto non fosse nel dicembre del 2020”, le motivazioni del riconoscimento

Al banchiere “potrebbe succedere un primo ministro meno competente. Ma è difficile negare che l’Italia di oggi sia un posto migliore di quanto non fosse nel dicembre del 2020”, osserva il giornale, facendo indirettamente il paragone col precedente governo. In sostanza il riconoscimento di «The Economist» arriva al Belpaese per le politiche portate avanti dal civil servant. Ancora una volta dall’estero sembrano ricordarci quanto Draghi sia una risorsa preziosa. Leggi anche l’articolo —> Draghi tiene testa all’Ue sui tamponi, ma non solo

(Foto Sito Ufficiale Palazzo Chigi)