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Le persone guarite dal Covid non dovranno pagare il ticket sanitario per due anni

05/05/2021 17:03 - Aggiornamento 05/05/2021 17:04

Chi ha avuto il Covid non dovrà pagare il ticket sanitario per i prossimi due anni. La novità dovrebbe essere inserita nel nuovo Decreto bis, e a dimostrarlo è la bozza che da alcuni giorni circola tra i media. Teoricamente, le nuove misure di sostegno dovrebbero essere approvate a giorni, al massimo entro l’inizio della prossima settimana. E proprio tra queste dovrebbe esserci anche quella riguardante i ticket sanitari e chi si è ammalato di Covid.

Mario Draghi

Ticket sanitario Covid, novità nel decreto Sostegni bis

Il nuovo decreto dovrebbe essere composto da quarantotto articoli. Si tratta di misure volte a sostenere partite Iva, ristori per le imprese, famiglie in difficoltà a causa della pandemia, incentivi per chi investe nelle startup e agevolazioni per i mutui agli under36. Quello riguardo i ticket sanitari e coloro che si sono ammalati di Covid dovrebbe essere l’articolo numero 31. Nella bozza, infatti, si legge di una esenzione delle “prestazioni di monitoraggio per i pazienti ex Covid”. L’aiuto, però, non varrà per tutti e per ogni tipo di prestazione sanitaria. Nel testo, infatti, è riportato che l’obiettivo è garantire delle cure omogenee a tutti coloro che hanno avuto il Covid tramite un “programma di monitoraggio dedicato tale da assicurare un’attività clinico-diagnostica assistenziale modulata in base alla severità della sintomatologia presentata” e “anche mediante la diagnosi precoce delle possibili sequele della malattia”.

Questo significa, quindi, che lo scopo è quello di continuare a monitorare gli ex pazienti Covid per studiare i possibili sintomi a lungo termine. E farlo in maniera totalmente gratuita, ma anche in base alla gravità della malattia.

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ticket sanitario covid

Ticket sanitario Covid, quali prestazioni saranno gratuite per gli ex malati

Come abbiamo sottolineato, quindi, non tutte le prestazioni saranno gratuite. Nel testo, infatti, si legge che “il Sistema sanitario nazionale garantisce le prestazioni di specialistica ambulatoriale senza compartecipazione alla spesa da parte dell’assistito, per un periodo di anni due, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”. Inoltre, secondo la bozza, il governo dovrebbe stanziare 49 milioni di euro nei prossimi tre anni per affrontare le spese mediche necessari ai pazienti guariti dal Covid. I fondi saranno suddivisi tra le Regioni italiane in base al numero degli abitanti, e verrà effettuato un calcolo per capire chi avrà bisogno di nuove cure, anche in base al decorso della malattia. >> Tutte le notizie di UrbanPost