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Tolfa, battuta di caccia finita in tragedia: 27enne spara per errore all’amico

18/10/2021 15:10

Tolfa omicidio a caccia. La tragedia è avvenuta durante una battuta di caccia ieri pomeriggio, domenica 17 ottobre, nei frondosi boschi di Tolfa, in provincia di Roma. A pagare lo scotto con la propria vita è stato un uomo di 42 anni, rimasto ucciso da un colpo di fucile partito dall’arma del suo compagno di battuta. Il suo compagno, un uomo di 27 anni, per errore lo ha scambiato per una preda da attaccare. (Continua dopo le foto)

Tolfa omicidio a caccia, 27enne spara per errore all'amico

A giungere immediatamente sul luogo della sciagura, i Carabinieri. Ad oggi l’ipotesi dei militari sembra essere chiara, nessun atto volontario, si è trattato di un fatale incidente. Stando alla dinamica dell’incidente, la coppia di uomini aveva fatto la reciproca conoscenza poco prima e aveva scelto di fare la battuta di caccia in compagnia. Presente sul posto dell’incidente anche con il padre della vittima. Non si esclude che il 27enne abbia sparato pensando di colpire un animale. È stato denunciato per omicidio colposo. (Continua dopo le foto)

Tolfa omicidio a caccia, 27enne spara per errore all’amico

“La caccia causa ogni anno morti e feriti, spesso non cacciatori, colpevoli solo di essere nel posto sbagliato nel momento sbagliato, per esempio facendo una passeggiata in un bosco”, commenta Massimo Comparotto, presidente dell’Organizzazione internazionale per la protezione animali (Oipa). “Quello delle vittime della caccia – aggiunge il presidente dell’Oipa – è un tema ancora poco considerato dalle istituzioni. Eppure, dato il conteggio delle vittime, Governo e Parlamento dovrebbero iniziare a riflettere sul problema di sicurezza pubblica evidenziato da questi incidenti. Quante vittime umane, senza considerare gli animali, dovrà ancora fare l’attività venatoria prima che questa circostanza diventi un allarme sociale? Occorrerebbe un giro di vite legislativo per eliminare alla radice questo grave problema di sicurezza pubblica”.

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