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Torino, picchiata e insultata fuori da scuola per il colore della pelle: vittima una 14enne

22/10/2021 18:49

Torino insulti razzisti. Prima gli insulti poi le botte fuori da scuola per il colore della pelle. Un episodio tremendo avvenuto nella città metropolitana di Torino. Questa è la storia di una ragazzina 14enne, di cui La Stampa ha raccolto la testimonianza dell’episodio capitatole fuori dall’istituto alberghiero da lei frequentato. Colpevole di questo atto di discriminazione una sua compagna di scuola ora denunciata dai Carabinieri. (Continua dopo la foto)

Il violento episodio è stata filmato con uno smartphone e il video è diventato virale tra gli studenti, fino a raggiungere gli occhi della madre della 14enne aggredita. “Non riesco a guardarlo – ha detto la donna -. Sentire quegli insulti nei confronti della mia bambina mi ha fatto male. In tanti anni in Italia non sono mai stata offesa per le mie origini mentre mia figlia si trova a combattere contro il razzismo. Le dico di andare avanti, ma so che non è semplice”. “Mi ha chiamata scimmia, mi ha detto che devo tornare da dove sono venuta e che quelli come me devono morire” ha testimoniato la ragazzina a La Stampa. (Continua dopo la foto) 

Torino botte e insulti razzisti fuori da scuola, vittima una 14enne

“Ero appena arrivata a scuola con le mie amiche quando questa ragazza si è avvicinata a me e mi ha detto di smettere di copiarla su Instagram. ‘Finiscila o ti ammazzo’, questa è stata l’ultima frase. Poi mi ha tirato i capelli e mi ha strappato alcune treccine. Si è seduta sopra di me, schiacciandomi il costato con un ginocchio e ha iniziato a colpirmi”. La colpevole del violento atto, dalle nuance chiaramente discriminatorie, si è in seguito presentata in ospedale con diverse contusioni alle mani. Al preside ha giustificato le lesioni raccontando di essersele procurate difendendo un compagno disabile da “atteggiamenti ingiusti della 14enne”. La vittima dell’attacco, però, ha risposto che il ragazzo disabile in questione fosse in realtà uno degli studenti che la bulla prende spesso di mira. “Mio fratello è autistico – ha specificato la quattordicenne -. Potrei mai comportarmi male con qualcun altro come lui? Mi ha detto che non era finita lì, ma io non ho paura. Ci sono le mie amiche e io ho le prove di quanto dico. Spero che chi ha assistito non abbia paura di parlare adesso. Quella ragazza terrorizza tutti ed è ora che questa cosa finisca”.

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