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Travaglio contro Draghi, Gad Lerner lancia ‘salvagente’ al direttore del “Fatto”: esplode la rabbia sui social

28/07/2021 10:12 - Aggiornamento 28/07/2021 10:15

Travaglio Draghi, una polemica infinita. In soccorso del direttore de “Il Fatto Quotidiano” , che nella giornata di ieri, martedì 27 luglio 2021, ha pubblicato un editoriale dal titolo “Il piccolo fiammiferaio”, alludendo con mordace ironia al premier, è arrivato Gad Lerner. Sul proprio profilo Twitter il giornalista 66enne ha replicato a quanti stanno criticando in queste ore le parole forti dette dal collega in occasione della festa di Articolo uno.

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Travaglio contro Draghi, Gad Lerner lancia ‘salvagente’ al direttore: esplode la rabbia sui social

Che Mario Draghi abbia un profilo tecnocratico-padronale è all’evidenza di tutti. E risalta nello zelo degli adulatori di ogni risma che si fingono indignati con Marco Travaglio. Li ringrazio perché oggi mi fanno sentire ancor più contento di scrivere su Il Fatto Quotidiano“. Così Gad Lerner, che si è schierato così dalla parte di Marco Travaglio, che nei giorni scorsi ha detto e scritto sul presidente del Consiglio Draghi tutta una serie di stoccate, frecciatine e colpi bassi. Da “non capisce un ca**o” a “figlio di papà”, passando per espressioni ancora più dure come “Egli è onnisciente e, a dispetto delle biografie, non è nato ai Parioli, ma a Betlemme, in una mangiatoia“. Travaglio non ha fatto alcun passo indietro, nonostante sia stato travolto dalle critiche: ha accusato nuovamente il premier di non capire “una mazza di giustizia, di giustizia sociale e di sanità“.

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«Lei un tempo era una persona seria, cosa è diventato? Difende il populismo»

Su Twitter gli utenti, che avevano preso nel mirino le affermazioni choc di Travaglio, si sono scatenati anche contro il suo ‘avvocato difensore’ Gad Lerner: “Lei un tempo era una persona seria, cosa è diventato? Difende il populismo di Travaglio ed i danni che sta facendo a sinistra e alla nostra società, cosa le è successo“, osserva un follower, che rimarca comela maleducazione e la supponenza trasudino da ogni parola che scrive il direttore del Fatto“. E ancora: “Se é contento di scrivere per il giornaletto, felice per lei ma non parli di blandizia di altri, pensi alla sua cortigianeria, si guardi allo specchio“. Un altro commento recita così: “Come giustificare un arrogante maleducato che senza argomenti ed ancora in lutto per Conte, fa il bullo senza avere la persona di fronte“. Leggi anche l’artioclo —> Travaglio e l’affondo vergognoso a Draghi: chi è stato il padre Carlo, la vera storia

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