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Travaglio furioso: “Damiano dei Maneskin? No, Draghi con la parrucca”, l’editoriale

13/08/2021 11:42 - Aggiornamento 13/08/2021 11:57

Dopo il “New York Times” Mario Draghi incassa anche gli elogi del “Financial Times”, che ne loda l’operato in questo primo semestre da presidente del Consiglio italiano. A commentare l’articolo di Ben Hall, dal titolo «L’Italia si crogiola in un’estate di successi duramente conquistati», anche Marco Travaglio. Ancora una volta, il direttore de “Il Fatto Quotidiano”, come sottolinea un articolista di “Libero”, «punta il dito contro quelli che chiama “giornaloni” perché incenserebbero Mario Draghi, il premier più inviso, poiché ha soffiato il posto al suo cocco, Giuseppe Conte».

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Travaglio editoriale oggi: “Damiano dei Maneskin? No, Draghi con la parrucca”

«Il successo più grande, però, è che il Paese ora ha un governo che funziona», evidenzia Hall nel suo lungo editoriale sul “Financial Times”. Parole che non sono affatto piaciute a Marco Travaglio, che ha fatto uscire oggi un pezzo dal titolo “SuperMario Zelig”. “Bastano le prime righe per comprendere la cifra del pensiero travagliesco”, osserva “Libero”, che rilancia una parte dell’articolo. “Che l’Eurovision non l’avessero vinto i Maneskin, ma Draghi con la parrucca di Damiano, era noto. Che a segnare e parare i rigori nella finale degli Europei non fossero stati i calciatori azzurri, ma Draghi, era assodato. E che fosse Draghi a guidare la mano di Berrettini a Wimbledon con la sola forza del pensiero, ma solo fino alla semifinale, si sapeva. Ora però, grazie a un sensazionale scoop di Repubblica, che modestamente lo condivide col Financial Times, apprendiamo una quarta mission impossible di SuperMario, la più ardua: È grazie alla fiducia ispirata da Draghi che l’Italia ha ottenuto i miliardi del Pnrr”, scrive citando il titolo del FT.

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Rabbia dopo l’articolo del “Financial Times”

Colpisce ovviamente la battuta sui Maneskin, come pure la litania su Europei, Olimpiadi e addirittura Wimbledon. Per Travaglio, inutile anche solo ripeterlo, il merito dei soldi in arrivo dall’UE non è da attribuirsi all’ex numero uno della Bce, ma all’ex premier ora leader dei Cinque Stelle. Praticamente Draghi avrebbe sfornato il pane, ma con la farina di Conte… Leggi anche l’articolo —> Conte: «A Milano serve una legge speciale. M5s ha commesso errori»