Vai al contenuto

Israele e Gaza verso la fine degli scontri: entrambi accettano la tregua

21/05/2021 09:17 - Aggiornamento 21/05/2021 10:12

Tregua Israele-Palestina. Dopo 11 giorni dall’inizio dei combattimenti i due schieramenti hanno accettato di interrompere il conflitto. Dalle 2 di oggi, venerdì 21 maggio 2021, Israele e Palestina hanno fermato gli attacchi ed entrambi hanno affermato di aver centrato gli obiettivi prefissati.

Tregua Israele Palestina

Tregua Israele Palestina: i due schieramenti accettano il cessate il fuoco

Il governo israeliano e Hamas hanno deciso di non procedere con gli attacchi. Lo hanno fatto sapere ieri, giovedì 20 maggio 2021, in serata. La tregua ha avuto inizio nelle prime ore di oggi, venerdì 21 maggio. Dall’inizio del conflitto le Nazioni Unite, il presidente Usa Joe Biden ed il suo omologo russo Putin, premevano per ottenere un cessate il fuoco, ma senza ottenere alcun risultato concreto, almeno fino a ieri sera.

Secondo alcune fonti, l’Egitto ha condotto la mediazione ed è riuscito nell’impresa. Agendo da intermediario, insieme all’inviato dell’Onu Tom Wennesland in Qatar, il governo de Il Cairo è riuscito ad interrompere il conflitto armato. Gli attacchi tra israeliani e palestinesi hanno avuto inizio lo scorso 10 maggio. Ad inasprire le ostilità da sempre vive tra i due schieramenti opposti alcuni eventi che coinvolgono la città di Gerusalemme. In particolare l’irruzione della polizia israeliana in una moschea della città e lo sfratto di alcune famiglie palestinesi dal quartiere di Sheikh Jarrah di Gerusalemme est.

ARTICOLO | Israele, continuano gli scontri a Gerusalemme: giornalista italiano colpito da proiettili di gomma

ARTICOLO | Israele, una notte senza tregua per Hamas: nuovi attacchi aerei su Gaza

Israele Palestina

Tregua Israele Palestina: entrambi vincitori

Entrambi i governi prima di accettare l’interruzione degli attacchi hanno fatto un bilancio dell’ennesimo conflitto ed entrambi hanno dichiarato di esserne “vincitori”. Il governo israeliano presieduto da Benyamin Netanyahu, ha tirato le somme e in seguito ha accettato la tregua. Israele ha centrato gli obiettivi del combattimento, sostiene Tel Aviv. Con i bombardamenti avrebbe ridotto significativamente l’arsenale militare di Hamas. Gli attacchi infatti erano mirati a distruggere le installazioni militari dove venivano costruiti o assemblati i razzi da lanciare contro Israele. In più l’offensiva israeliana ha coinvolto anche la rete di tunnel sotterranei che la Striscia di Gaza usava per importare beni e materiale militare, evitando la dogana israeliana.

Per contro, anche Hamas ha dichiarato di essere soddisfatto dei combattimenti. Khalil al-Hayya, numero due dell’ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza, ha annunciato la tregua e nel suo discorso ha rivendicato “la vittoria contro il nemico”. Inoltre, ha anche promesso di aiutare chi è stato colpito dagli attacchi israeliani. >>Tutte le notizie