Sembra una favola scritta da Rodari o una specie di manga giapponese l’ultima storia surreale che arriva dal Trentino capitata ad un bambino, Alessandro, che si è trovato a tu per tu con un orso. Un incontro, a poco più di duemila metri di altezza, piacevole per il piccolo, un po’ meno per la madre, che attonita ha assistito alla scena col terrore che quel grande animale, all’apparenza mansueto, potesse far del male al figlio. «È stato il giorno più bello della mia vita, ho coronato un grandissimo sogno», ha raccontato ancora emozionato Alessandro, «Io speravo davvero che succedesse. E quando ho visto l’orso spuntare tra i cespugli mi sono molto emozionato. Ero davvero felicissimo». L’entusiasmo però non ha ‘mortificato’ la prudenza: il piccolo ha continuato a muoversi a piccoli passi, evitando bruschi gesti che potessero infastidire l’orso. A riportare la vicenda ‘La voce del Trentino’, ma anche giornali come ‘La Stampa’.
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Trentino, orso spunta alle spalle di un bambino: «Il segreto è stato non guardarlo negli occhi»
Una specie di ‘Indiana Jones’ in miniatura Alessandro, 12 anni, studente di prima media nel piccolo paese di Sporminore, provincia di Trento. Ad immortalare l’incontro sulle Dolomiti, tra il ragazzino e l’orso, il compagno della madre, che frettolosamente ha documentato tutto col cellulare. Un video, inutile dirlo, postato sui social e diventato subito virale. «Eravamo partiti da casa poco prima, lo facciamo spesso. In montagna c’erano tante persone ma c’era silenzio. Alessandro si è allontanato pochi metri da noi per andare a cercare le gemme del Pino Mugo. A un certo punto ci siamo resi conto che è sbucato dal verde seguito da quell’orso. Noi ovviamente ci siamo allarmati, mentre lui era davvero tranquillissimo», ha raccontato Federico, lo zio di Alessandro, che amante degli animali durante tutto il periodo del lockdown ha continuato in autonomia a studiare la natura al fine di coglierne i segreti. «Gli animali e i boschi sono la sua passione. Legge tanti libri, studia e sogna di fare avventure e scoperte», ha proseguito lo zio che non poteva credere ai suoi occhi.
«Non dovevo spaventarlo e mi dovevo soltanto allontanare»
«Non dovevo spaventarlo e mi dovevo soltanto allontanare. Era importante andar via velocemente ma senza far temere all’orso di poter essere in pericolo», ha spiegato il ragazzino alla madre e ai parenti. Ed effettivamente Alessandro ha saputo gestire una situazione non facile: immaginatevi voi disarmati e spauriti dinnanzi al gigante dei boschi. Tanta calma e sangue freddo davvero. Per il bambino, lo ripetiamo, è stata una giornata straordinaria, ma non solo: ha realizzato un sogno. «Sai quale è stato il segreto? Non l’ho guardato negli occhi e così l’orso ha capito che io non ero un suo nemico. E io adesso sono il bambino più felice del mondo», ha ripetuto più volte alla mamma ancora incredula. leggi anche l’articolo —> Migliorare Autostima nei bambini: come aiutare i bambini a credere in se stessi