Ucraina mercenario italiano arrestato. Un ragazzo italiano ha deciso di lasciare la sua città natale, Messina, per andare in Ucraina a combattere come soldato mercenario. Il ragazzo ha soli 28 anni ed ora è in manette per aver prestato servizio come “combattente illegittimo”.
Ucraina mercenario arrestato
Il ragazzo sarebbe stato reclutato in Italia. Ha combattuto in cambio di un corrispettivo economico a fianco delle miIizie filo-russe. Nel 2014 hanno preso piede alcune offensive tra l’esercito ucraino e truppe filorusse nella regione del Donbass, in Ucraina orientale. Il giovane italiano ha preso parte ai combattimenti e adesso dovrà rispondere delle proprie azioni. Il ragazzo ha violato l’articolo che ha ratificato la Convenzione internazionale di New York del 4 dicembre 1989 sul contrasto al fenomeno dei “mercenari”. Gli viene, pertanto, contestata anche l’aggravante della transnazionalità, poiché le condotte si inquadrano in un gruppo organizzato, impegnato in attività criminali in più di uno Stato. Gli inquirenti hanno cercato l’uomo a Messina e a Lodi, ultimi domicili del nucleo familiare dell’indiziato.
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Ucraina mercenario arrestato: combatteva nel Donbass
I militari dell’Arma hanno eseguito anche perquisizioni per cercare tutti gli individui coinvolti reclutamento dei mercenari nella regione del Donbass. Il procuratore Maurizio de Lucia ha coordinato le indagini, cominciate nel 2019. Grazie all’analisi dei flussi finanziari internazionali e dei dati forniti da Facebook, gli investigatori hanno trovato il mercenario. Il ragazzo si era trasferito nel Donbass nel 2016, e condivideva tramite i social network le proprie attività militari con congiunti e amici, alcuni dei quali gli chiedevano consigli e indicazioni per intraprendere la medesima attività.
Ma non è tutto. Dalle indagini sembra che esista e sia operativa una struttura organizzata attiva nell’area Italia – Ucraina, che si occupa del reclutamento e del finanziamento di mercenari destinati ad integrare le fila delle milizie separatiste filorusse nella regione del Donbass. Il circuito coinvolge soggetti provenienti da diverse regioni d’Italia che hanno intrapreso l’attività di “combattenti”, schierati a fianco delle milizie filorusse e contro l’esercito regolare ucraino nei territori contesi delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk e, in tale contesto, particolarmente allarmanti sono risultati i rapporti dell’indagato messinese con altri mercenari e, in particolare con un soggetto nativo di Livorno, detto “il generalissimo”, già destinatario di un mandato di arresto europeo in quanto ritenuto responsabile di arruolamento/reclutamento di mercenari a scopo terroristico/eversivo ed associazione per delinquere. >>Tutte le notizie