Uova bio contaminate. È in aumento il numero dei lotti ritirati dal Ministero della Salute, a scopo cautelativo, per «contaminazione microbiologica da salmonella enteritidis». Come spiega Il Mattino, dopo lo stock del 22 gennaio, c’è stato nuovo richiamo riguardante le uova, provenienti dall’azienda agricola biologica Olivero Claudio e vendute con lo stesso marchio. Si tratta di uno stabilimento in via Rigrasso a Monasterolo di Savigliano, Cuneo.
Uova contaminate da salmonella, i casi si moltiplicano: i lotti ritirati dal mercato
Soltanto qualche giorno fa era arrivata la segnalazione di diversi lotti di uova bio contaminate e soggette a ritiro, rilanciata da diversi quotidiani. Il Ministero della Salute aveva specificato che si trattava di una «contaminazione microbiologica da salmonella enteritidis». Oggi la notizia di un altro richiamo di uova, provenienti dall’azienda agricola biologica Olivero Claudio, vendute con lo stesso marchio. I lotti delle uova in questione sono: 1A130120, 2A130120 2C130120 con scadenza il 10 febbraio e 1A140120 e 2C140120 con scadenza l’11 febbraio. Il ritiro concerne le confezioni da 4, da 6 uova e quelle sfuse. A scopo cautelativo, si raccomanda alle persone di non consumare le uova segnalate e restituirle al punto vendita, dove sono state comprate. Lo scorso 22 gennaio ad esser stato richiamato era stato il lotto numero 5528139926 di uova biologiche vendute con i marchi «Verso Natura Conad», «Cascina Italia» e «Amadori», prodotte presso la stessa azienda Olivero Claudio.
Che cos’è la salmonella enterica
La salmonella enterica è un batterio gram-negativo, flagellato, a forma di bastoncello, appartenente al genere delle Salmonelle. Molti casi di salmonellosi sono riconducibili a cibo infettato da salmonella enterica, che spesso attacca bovini e pollame. Tra gli animali domestici anche i gatti e i criceti, che possono poi trasmetterla all’uomo. Nelle uova delle galline tali batteri sono presenti all’inizio specialmente nell’albume, poi con la maturazione essi possono provocare la rottura della membrana del tuorlo e propagarsi in tutto il resto. Neppure la refrigerazione e il congelamento riescono a debellare il batterio in questione, difatti questi possono soltanto rallentarne o alterarne la crescita.