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Vaccino AstraZeneca, il virologo Pregliasco: “L’incremento di rischio è per tutte le età”

08/04/2021 17:13 - Aggiornamento 08/04/2021 17:15

Vaccino AstraZeneca limitazioni, “non si può dare una caratterizzazione di età, si ragiona sul rapporto rischio-beneficio, è una scelta politica più che scientifica”. Ne è certo il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario IRCCS Galeazzi di Milano, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Genetica Oggi”, condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus. (prosegue dopo la foto)

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Vaccino AstraZeneca limitazioni, Pregliasco: “L’incremento di rischio è trasversale su tutte le età”

Sul caso AstraZeneca Pregliasco è molto chiaro. “L’incremento di rischio è trasversale su tutte le età, come ha detto Ema non si può dare a una caratterizzazione di età”, ha affermato. “L’elemento su cui si ragiona è quello del rischio-beneficio rispetto alla proporzionalità dell’età. Infatti la Germania ha vietato l’uso negli under 30 perché questa fascia rischia pochissimo di sviluppare la malattia grave per il Covid”.

Scelta politica più che scientifica? “Direi di sì – dice il virologo dell’Università di Milano – ma vediamola in un’ottica di trasparenza. Se andiamo a vedere i bugiardini dei farmaci, i livelli di rischio sono ben superiori, ma siamo più propensi ad accettarli in un farmaco perché stiamo male e vogliamo guarire mentre nel caso del covid c’è una possibilità di ammalarsi”.

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La questione seconda dose per chi ha già fatto la prima

E la questione seconda dose per chi ha già fatto la prima? “Ritengo che ad oggi non vi sia controindicazione nel fare la seconda dose negli under 60, bisogna mantenere e rafforzare le difese immunitarie”, afferma Pregliasco. “AstraZeneca è un vaccino sicuro, il rischio è irrisorio se non vicino allo zero”.

E a proposito del mix di vaccini? “So che si stanno facendo alcune indagini su un mix di vaccini, ma siamo ancora in una fase preliminare”, dice Pregliasco. “E’ possibile che si possano mescolare, ma ad oggi non c’è alcuno studio clinico portato a termine. A questo punto credo che per i più giovani saranno utilizzati i vaccini mRna, dobbiamo capire nel prossimo futuro come riorganizzare la campagna vaccinale in funzione delle dosi che avremo la possibilità di avere”.