Si comincia a parlare del vaccino Covid: il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, ha sciolto molti nodi a riguardo, intervenendo Rai “Radio Anch’io”. Alla domanda «Chi ha avuto il Coronavirus deve vaccinarsi», il membro del Comitato tecnico scientifico che affianca il governo nella gestione della pandemia ha detto fermo: «No». Non è d’accordo però l’infettivologo Matteo Bassetti: «Deve vaccinarsi anche chi è già stato malato».
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Vaccino Covid, chi dovrà farlo e chi no: donne incinte e bambini esclusi?
Secondo quanto dichiarato da Giuseppe Ippolito, chi ha già avuto il Covid non si deve vaccinare perché «ha già gli anticorpi naturali»: «Semmai si dovrà controllare il livello di anticorpi e quando questi dovessero scendere si può considerare una vaccinazione», ha dichiarato l’esperto. E ciò può avvenire tranquillamente sottoponendosi ad un test sierologico con prelievo di sangue. A proposito del vaccino anti Covid che sta mettendo a punto anche lo Spallanzani Ippolito ha detto: «Sarà disponibile all’inizio dell’estate, sempre che tutte le fasi vengano rispettate. Noi avremo dei vaccini opzionati entro l’estate, perché i vaccini non arrivano tutti insieme e non tutti hanno cominciato le fasi di sviluppo contemporaneamente». Sul fronte opposto, come riporta “Ok Salute e Benessere”, il collega Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova. Sui social quest’ultimo ha dichiarato: «Cccorre vaccinare sia chi non ha mai fatto l’infezione da SarsCoV-2 che chi l’ha già fatta. Quindi anche chi ha già gli anticorpi anche perché non si sa per quanto tempo durino».
Per donne incinte e bambini non sono stati fatti test sufficienti ancora
Incertezze per quanto riguarda donne in stato interessante e bambini. Devono vaccinarsi anche le signore incinte e i più piccoli? Prima il professor Ippolito ha detto che comunque le donne in gravidanza non rientrano in un criterio di priorità per la vaccinazione anti Covid. Poi ha specificato che in tal senso non sono stati fatti studi specifici. Stesso discorso per i bambini: le ricerche dovrebbero partire però ad inizio 2021. Leggi anche l’articolo —> Covid, sintomi come curarsi a casa: nuove preziose indicazioni