Primo preparato ad essere autorizzato contro il Covid in Europa, il vaccino Pfizer BioNTech non è però sufficiente a soddisfare la domanda dell’Unione Europea. La procedura di approvazione degli altri farmaci è stata troppo lenta e si rischia oggi la mancanza di copertura. Se non saranno autorizzati altri vaccini, l’azienda tedesca non sarà in grado – da sola – di far fronte al fabbisogno europeo. È quanto spiegato dal Ceo di BioNTech Ugur Sahin al settimanale tedesco Spiegel.
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Vaccino Pfizer BioNTech, insufficiente a coprire fabbisogno: situazione non buona
“Al momento – afferma Sahin in merito al preparato Pfizer BioNTech – la situazione non sembra buona, si sta verificando una scarsità perché mancano altri vaccini approvati e dobbiamo colmare il vuoto con il nostro vaccino”. I ritardi nelle consegne in Germania hanno provocato – pochi giorni dopo il lancio della campagna di vaccinazione – persino la chiusura temporanea dei centri in alcune regioni. Il ministro della Salute tedesco Jens Spahn ha esortato l’Agenzia europea per i medicinali ad approvare rapidamente anche il vaccino sviluppato dall’Università di Oxford e da AstraZeneca (già autorizzato da Gran Bretagna); mentre un terzo vaccino, quello di Moderna, dovrebbe essere approvato dall’Ema il 6 gennaio.
Alla base dell’insufficienza ci sarebbe in parte l’ordine relativamente basso dell’Unione Europea: 300 milioni le dosi richieste, nella convinzione che ci sarebbero stati “diversi fornitori” tra i quali scegliere. “Un simile approccio ha senso, – ha spiegato Ozlem Tureci, co-fondatrice della BioNTech con il marito Sahin – ma a un certo punto è diventato chiaro che molti non sarebbero stati in grado di fornirli velocemente”. Da qui la corsa di BioNTech alla produzione di dosi che sta mettendo a dura prova l’azienda tedesca. Velocizzati i piani per realizzare un nuovo sito produttivo a Marburgo, – stando alle parole di Sahin – dovrebbe entrare in funzione a febbraio, “molto prima del previsto” e dovrebbe aiutare a fornire 250 milioni di dosi aggiuntive nella prima metà del 2021.
Accordi con altre case farmaceutiche e negoziati in corso
Sono stati raggiunti, inoltre, accordi con cinque case farmaceutiche in Europa per aumentare la produzione e – ha aggiunto Tureci – sono in corso negoziati con altre aziende specializzate. “Per la fine di gennaio – ha assicurato il Ceo di BioNTech – dovremmo avere chiarezza su cosa e quanto in più possiamo produrre”. >> Vaccino Covid cos’è, le risposte dell’Iss contro le fake news: il documento ufficiale dell’Aifa