Si infittisce il giallo delle valigie ritrovate a Firenze in un campo esterno al carcere di Sollicciano. Dopo un primo rinvenimento casuale ad opera di un agricoltore, il numero di valigie è salito a quattro. Questa mattina, mercoledì 16 dicembre 2020, a seguito di una accurata ripulitura del terreno è stata trovata, infatti, una quarta valigia il cui contenuto è in corso di esame. A riferirlo l’Ansa. Dalla stessa fonte si apprende il risultato della comparazione dell’impronta di un dito del cadavere dell’uomo i cui resti sono stati ritrovati nei giorni scorsi.
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Valigie Firenze, trovata una quarta: identificata l’impronta di un uomo, irreperibile il figlio
Stando ad un primo confronto della Sezione impronte del Ris di Roma, tutti i punti rilevabili su un dito di una mano corrispondono alle impronte dattiloscopiche di Shpetim Pasho: un uomo albanese scomparso insieme alla moglie nel 2015 in Toscana. Dalle indagini dei carabinieri è peraltro emerso che il figlio dei coniugi scomparsi è irreperibile dal 2016, dopo un’evasione. L’uomo, in carcere per reati di droga, era stato posto ai domiciliari dalla fine di ottobre 2016 finché – una quindicina di giorni dopo – era evaso dal regime di detenzione domiciliare. Deve ancora scontare quattro anni di reclusione per condanne legate a reati di stupefacenti.
Insieme ai resti dell’uomo rinvenuti anche quelli di una donna
Insieme ai resti dell’uomo, la cui impronta sembra corrispondere a quella di Shpetim Pasho, nelle valigie ritrovate nel campo tra il carcere di Firenze e la superstrada Fi-Pi-Li, erano stati rinvenuti anche i resti di una donna. >> Firenze, trovata una terza valigia con resti umani: si tratterebbe di un’altra persona