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Varese, primario sospeso per insulti omofobi contro un paziente

07/07/2020 16:22 - Aggiornamento 07/07/2020 16:32

Un primario dell’azienda sanitaria “Sette Laghi”, che in quel momento stava operando all’ospedale di Cittiglio, provincia di Varese, è stato sospeso dal servizio perché avrebbe proferito insulti omofobi contro un paziente sedato e sottoposto ad un intervento chirurgico. La notizia choc è stata anticipata ieri, lunedì 6 luglio 2020, dal “Tg Lombardia” nell’edizione serale.

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Varese primario sospeso

Varese, primario sospeso per insulti omofobi contro un paziente durante un intervento chirurgico

Nell’esposto presentato da una persona presente all’intervento, letto dall’Agi, si attesta che il 25 marzo scorsa, in piena emergenza Covid, il primario «durante l’intervento, cominciava a innervosirsi senza motivo apparente, nonostante il paziente reggesse bene l’anestesia generale. Tanto da cominciare in modo gratuito e senza motivo a insultare il paziente che in quel momento era in anestesia profonda, profferendo ad alta voce le parole: ‘Ma guardate se io devo operare questo frocio di merda. (…) Non è giusto che in questo periodo di emergenza debba perdere tempo per operare questi fro*i’».

Varese primario sospeso

«I presenti rimanevano stupefatti, attoniti da tanta violenza verbale», cosa è successo

Nell’esposto, inviato ai vertici della Asst Sette Laghi, al Tribunale per i diritti del Malato di Varese e all’Ordine dei Medici, si legge ancora: «I presenti rimanevano stupefatti, attoniti da tanta violenza verbale». Uno di loro, ad un certo punto, avrebbe domandato al medico se avesse qualcosa contro gli omosessuali. «Il primario», di tutta risposta, «lo avrebbe invitato a lasciare la sala operatoria». L’intervento, secondo quanto riferisce l’Agi, si sarebbe concluso «con nervosismo e frettolosità». L’Ordine dei Medici di Varese ha aperto un procedimento disciplinare. Al momento non si registrano commenti o repliche da parte dell’azienda ospedaliera. Come scrive su ‘Il Primato Nazionale’ Elena Sempione chi, invece, ha fatto sentire la propria voce è stato Giovanni Boschini, presidente dell’Arcigay Varese. Questi ha proposto una specie di «programma di rieducazione» per il primario: «Al paziente coinvolto va tutta la nostra solidarietà. Oltre alle sanzioni sarebbe utile anche avviare un percorso formativo. E per questo ci rendiamo disponibili a collaborare con l’azienda ospedaliera per percorsi di educazione alle diversità, affinché a nessun altro paziente possa capitare nuovamente una disavventura simile». leggi anche l’articolo —> Mantova, animatore del Grest positivo al Covid-19: bambini in isolamento

(foto di repertorio)