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Variante Delta Plus, Pregliasco: «Rialzo Rt e incidenza? Primi segnali di un colpo di coda»

23/10/2021 11:07 - Aggiornamento 23/10/2021 11:13

«Si comincia con questi segnali che, per ora sono timidi, ma ci proiettano verso quello che ho sempre detto: l’arrivo di un colpo di coda del virus». Così all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano, che ha commentato i recenti dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità. L’indice Rt nazionale è in leggero rialzo, giunto all’0.86, come pure l’incidenza con 34 casi per 100mila abitanti. «Una tendenza che dobbiamo cercare di mantenere bassa rispetto a un naturale aumento del numero di casi», ha sottolineato l’esperto, mettendo in allarme gli Italiani. Cosa ci aspetta?

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variante delta plus Pregliasco

Variante Delta Plus in Italia Pregliasco avverto: “Colpo di coda del Covid”

«Può darsi che anche la Delta plus contribuisca nel calderone c’è tutto: le aperture prima, la vaccinazione che è partita bene ma poi non è andata avanti e soprattutto questa grande libertà che a mio avviso è quella che incide maggiormente perché si accumula una grossa quantità di contatti e ancora oggi, ricordiamolo, ogni contatto è a rischio», ha dichiarato Pregliasco, parlando della situazione in Gran Bretagna dove c’è un boom di contagi. Sempre il virologo all’ «Adkronos Salute» ha detto: «Con un’incidenza sopra i 50 casi per 100mila abitanti dovrebbero essere messe in campo contromisure. Non dico restrizioni pesanti ma richiami e rifilature agli aspetti di libertà che abbiamo avuto. Meglio anticipare che attendere di essere nell’emergenza». Sulla possibilità di un ritorno alle mascherine all’aperto, l’esperto ha asserito: «Spero di no, ma sicuramente bisogna insistere sull’applicazione nei luoghi chiusi in modo sistematico», la risposta di Pregliasco, che lascia preludere un inverno tutt’altro che roseo.

variante delta plus Pregliasco

«Io spero che non si arrivi ai numeri dell’Inghilterra»

«Io spero che non si arrivi ai numeri dell’Inghilterra. Si può non arrivare a quei numeri, dobbiamo però essere molto flessibili e immaginare a questo punto anche una rivaccinazione dei più giovani, quelli sotto i 60 anni, a 6 mesi dalla seconda dose», ha spiegato il virologo Pregliasco. «Noi siamo ancora messi bene ma dobbiamo attrezzarci contro uno scenario che potrebbe essere quello», ha chiosato l’esperto. Leggi anche l’articolo —> Come si trasmette oggi il Covid, Burioni lancia l’allarme: «Il virus non è più quello del 2020»

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