In una palestra di Milano 10 persone hanno contratto il Covid, una di queste con la variante delta (indiana). Il soggetto aveva ricevuto già il vaccino e anche il richiamo. La variante indiana sta spaventando in questi giorni il Regno Unito, che sta confermando la chiusura dei locali nelle ore notturne e altre misure stringenti almeno per un mese. Mario Draghi ha confermato che nel caso in cui il numero dei contagi dall’Inghilterra non diminuisca, bisognerà reinserire la quarantena per chi arriva per chi arriva da lì.
Variante Delta Milano, contagiato in palestra: era immune
In una palestra Virgin di Milano, nel quartiere di Città Studi è scoppiato un focolaio di 10 persone. L’aspetto che desta maggiore preoccupazione è che uno dei contagiati era immune. Aveva completato il ciclo vaccinale, effettuando due dosi, e nonostante ciò è risultato positivo alla variante Delta. Ad oggi non ci sono prove che la variante indiana sia più pericolosa. Tuttavia sono tante le ricerche portate avanti sulla mutazione del Covid, in collaborazione con i partner internazionali.
Fausto Baldanti, responsabile del laboratorio di Virologia molecolare del Policlinico San Matteo di Pavia, ha affermato che non c’è nulla di preoccupante al momento. “Non stupisce l’infezione in un vaccinato. Al San Matteo su 4 mila immunizzati, 33 si sono re-infettati: tutti con variante inglese, tutti senza sintomi o con sintomi lievi”. Può raramente capitare dunque che un vaccinato abbia il Covid, in forma lieve.
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Variante Delta in UK, situazione fuori controllo
Nel Regno Unito la situazione sta degenerando. Da giorni la variante delta si sta diffondendo rapidamente e la curva dei contagi ha subito un’impennata. Come riporta la BBC, sembra che le misure anti contagio in Inghilterra verranno portate avanti un altro mese, a partire dal 21 giugno scadenza prevista delle misure anti Covid. La decisione implica che i locali notturni resteranno chiusi e che la gente sarà incoraggiata a continuare il lavoro a distanza dove possibile. È attesa oggi la conferma del primo ministro Boris Johnson.
Il premier italiano Mario Draghi ha parlato della situazione inglese e ha confermato che a seconda di come il paese gestirà i contagi, l’Italia è pronta ad agire. “Noi facciamo il tampone a chi entra in Italia. Se dovessero ricominciare ad aumentare i contagi, anche noi dovremmo reinserire la quarantena per chi arriva dall’Inghilterra, ma questa situazione al momento non c’è, non ci siamo ancora”. Tuttavia “bisogna essere pronti a reagire in maniera tempestiva”. Una decisione che per l’Italia sarebbe molto sofferta. Da un’analisi della Coldiretti infatti emerge che gli inglesi spendono circa 1.5 miliardi in Italia durante il periodo estivo. I turisti provenienti dallo UK infatti amano il bel paese, sia per le numerose città d’arte, che per le campagne e soprattutto per il buon cibo.>>Tutte le notizie