Variante Omicron in Italia preoccuparsi “è eccessivo”. Questa variante di Sars Cov- 2 “è diventata velocemente largamente preponderante in Sudafrica” e si ipotizza una sua “maggior contagiosità”. Per questo va “tenuta sotto controllo” e non bisogna “né sottovalutare né drammatizzare”. Lo ha detto a Sky Tg24 il coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli. (Continua a leggere dopo la foto)
Variante Omicron in Italia, c’è da preoccuparsi? Gli esperti dicono che è “eccessivo”
Secondo Locatelli “tutto ci fa ipotizzare che Omicron sia più contagiosa. Dobbiamo capire se ci sia una maggiore patogenicità, ma sembrerebbe di no, anche se la popolazione del Sudafrica è più giovane rispetto a quella italiana. Quindi va valutato accuratamente con studi rigorosi”.
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“La gestione della pandemia continua a guardare solo i confini nazionali”, ha affermato invece Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che da inizio dell’emergenza sanitaria per il coronavirus fa un monitoraggio indipendente dei numeri della pandemia.
“L’approccio globale siamo molto lontani dal poterlo mettere in atto”, ha proseguito il medico per poi parla della variante Omicron. “Certo è che le varianti di preoccupazione finiscono sempre per emergere in Paesi che hanno basse coperture vaccinali. Non bisogna fare terrorismo, ho trovato eccessiva nei toni la comunicazione fatta dai media su questa variante. Oggi non abbiamo le informazioni per poter annunciare una catastrofe, bisogna prendere tempo sapendo che ci vorranno almeno 2 settimane per capire se gli effetti delle mutazioni saranno reali. Gli scienziati non sono particolarmente preoccupati”.